Un torneo che si annuncia più aperto che mai con il ritorno di Rafael Nadal, già re di Parigi per 9 volte e i progressi di Andy Murray dopo la vittoria a Roma. Il favorito alla vittoria indiscusso comunque resta il N°1 del mondo che, con la conquista del Roland Garros guadagnerebbe la chance di fare il colpaccio del Grande Slam, riuscita l’ultima volta a Rod Laver nel 1969.
Il 2015 avrebbe potuto essere l’anno buono per Nole anche per il fatto che Nadal non era al massimo della sua performance fisica, ma il serbo si è imbattuto in finale in un certo Stan Wawrinka in pantaloncini da surfista e in giornata buona che gli ha letteralmente soffiato l’ambito trofeo.
STAN THE MAN A 31 anni Stan Wawrinka è un vero enigma per il tennis. Vincitore di due Slam(AO2014 e RG2015) a volte però lascia i suoi fan digiuni di vittorie per lunghi periodi. Alcune volte invece è in giocabile anche per Djokovic, come è successo l’anno scorso proprio qui a Parigi. Lo svizzero di Losanna ha tutto ciò che serve nel tennis: velocità, precisione e potenza nei colpi. Il suo rovescio a una mano poi, è considerato il migliore del circuito. Un giocatore completo. Allora perché così poca costanza nei risultati? Certamente per uno cresciuto all’ombra di Roger Federer niente può essere stato semplice. Laddove il connazionale traspira facilità lui annaspa a tutto campo. E’ la grande forza di volontà, per sua stessa ammissione, che l’ha issato fra i primi 5 del mondo. Troppo modesto? Può essere “Io mi considero un passo indietro ai tre favoriti, ma so anche che posso diventare pericoloso” afferma infatti in conferenza stampa. “Darei Djokovic leggermente favorito, sta giocando molto bene, di seguito Murray e Nadal, e poi io, subito dopo” Potrà l’assenza di Roger renderlo libero? Lui dice “Il fatto che manchi Roger non è una buona notizia né per me né per il tennis” Il fatto che l’anno scorso abbia vinto “E’ tutta un’altra storia, ora c’è un altro torneo, altri avversari, alcuni dei quali molto in forma. E’ tutto da rifare, da vivere match dopo match” Oggi intanto ha portato a casa il primo turno, sempre molto duro secondo i commentatori sportivi, contro Lukas Rosol in 5 set e si spera che in scia alla recente vittoria del titolo a Ginevra possa Stan fare grandi cose qui a Parigi.
NOVAK E’ DISPIACIUTO DELL’ASSENZA DI ROGER Proprio Roger Federer è il giocatore che ha giocato più “finali” al Roland Garros. Lo svizzero infatti è stato battuto in finale per 4 volte dallo spagnolo Rafa Nadal, nel 2006, 2007, 2008 e 2011. Ma anche il n°1 del mondo ha perso diverse finali qui al Frech Open, due contro il solito maiorchino, nel 2012 e nel 2014 e una contro Stan. Uniti quindi dallo stesso destino? Dice il serbo riguardo all’assenza di Federer a questo Roland Garros “Penso che sia una perdita per il torneo, senza alcun dubbio. Non si ha l’abitudine di vedere Roger Federer mancare a grandi appuntamenti come questo. Credo che la natura dell’infortunio non sia da prendere alla leggera e penso che se avesse potuto venire, ovviamente l’avrebbe fatto. Ma anche in sua assenza, il torneo si svolgerà e penso che sarà un gran bel torneo”.
CHRIS EVERT FA IL TIFO PER GOFFIN Ma contraria a tutte le previsioni che danno il serbo come favorito è la speranza della leggenda del tennis Chris Evert, oggi opinionista su Eurosport. L’ex n°1 del mondo fa il tifo infatti per il n°1 belga, David Goffin, testa di serie n°12 a Parigi. “Sarei felice se David riuscisse ad andare lontano in questo Slam” Purtroppo anche per il belga c’è un tabellone che non perdona, infatti “Anche se il Roland Garros è un torneo in cui fondamentalmente ci sono tre giocatori da battere, Goffin potrebbe affrontare agli ottavi Tsonga e ai quarti niente di meno che Rafael Nadal, poi in semi e in finale Murray e Djokovic. Sembra un girone dantesco. Tutti i nuovi possono battere un top player ma addirittura tre forse è un po’ troppo” afferma l’americana. David Goffin si è spesso messo in luce nel tennis e quindi l’attenzione sarà tutta sul suo primo turno martedì contro Grégoire Barrère (ATP 237).