Non poteva essere più sofferto il passaggio al 2° turno dell’Atp 500 di Amburgo per Lorenzo Musetti, ma è vero anche che il ritorno al successo dopo circa 1 mese e mezzo non poteva essere più dolce e liberatorio.
Dopo le sconfitte all’esordio a Parigi (con nel mezzo però il titolo nel Challenger 125 di Forlì), a Stoccarda, al Queen’s (con infortunio), a Wimbledon e la settimana scorsa a Bastad, e dopo più problemi fisici accusati negli ultimi mesi, il carrarino torna alla vittoria in un match ATP, rimontando il serbo Dusan Lajovic con il punteggio di 6-7, 7-6, 6-3, con tanto di due match point annullati nel corso del 2° set.
Non era una sfida di cartello, tantomeno in un grande palcoscenico, ma è stato ad ogni modo un match tutto sommato bello da vedere, fatto di colpi di puro talento ma anche di errori vistosi, quasi grossolani. Un derby di rovesci a una mano esteticamente appaganti, che riempiono gli occhi.
Avvio di partita equilibrato, prima di un break a favore dell’azzurro nel 6° game, che lo porta sul 4-2 e servizio; break non consolidato e l’equilibrio è proseguito fino al tie-break, con qualche occasione non sfruttata dal carrarino sul finire del 1° parziale. Il tie parte male per Lorenzo, con un mini-break regalato al suo avversario nel primo punto con un errore di dritto: quel gratuito si rivelerà decisivo e Lajovic si aggiudicherà il tie-break per 7 punti a 4.
Considerando, oltre al 1°set perso in circa un’ora, anche il primo game della seconda frazione, molto lottato ma segnato da un po’ sfortunato per l’italiano, è arrivato uno dei meriti maggiori di Musetti della giornata di ieri. Il toscano non si è scoraggiato, non si è fatto sopraffare da un nervosismo latente, spesso presente nei suoi match. Lorenzo rimane incollato nel punteggio al serbo, grazie ad un gioco più solido e migliorando le percentuali al servizio.
Alcuni errori gravi – e per il momento delicatissimo della partita quasi imperdonabili – sono però arrivati nel momento di maggior pressione per Lorenzo, nel 10° e nel 12° game, quando l’attuale numero 62 del ranking, prima sotto 4-5 e poi sotto 5-6, ha dovuto servire per rimanere nell’incontro.
Queste defaillance hanno portato Lajovic a due match point, uno per ognuno dei due game, annullati però con la personalità che sicuramente a Musetti non manca: il primo con un servizio vincente, che era stato seguito a rete, il secondo con un punto autoritario comandato con il dritto, proprio il colpo che spesso tradisce l’azzurro, a maggior ragione quando entra in gioco la tensione.
Di nuovo tie-break, e questa volta è il serbo a pagare caro i troppi errori, tra cui uno smash. Musetti ne approfitta, chiude a sua volta il tie-break per 7 punti a 4 e porta il match al set decisivo.
A inizio 3° set il carrarino è bravo a cavalcare l’onda mentre il suo avversario si lascia attanagliare dai fantasmi delle chance sfumate.
Break per l’azzurro, questa volta confermato, portandosi subito 3-0. Lajovic non tira più fuori la testa dalla sabbia e Lorenzo porta avanti il suo vantaggio fino al traguardo. L’unico momento di difficoltà per il nostro portacolori in questo parziale arriva proprio nel momento di chiudere la partita, con due occasioni di contro-break per Dusan. Anche queste annullate con coraggio da Musetti, che chiude il set, 6-3, e il match.
Sulla carta una bella vittoria, in campo ancora di più per come si era messa e per quello che Lorenzo si portava dietro.
Al prossimo turno per Musetti ci sarà il finlandese Emil Ruusuvuori, che ha avuto la meglio di Diego Schwartzman per 7-5 6-4.
Jacopo Canonico