[tps_title]3)IL CASO MEDVEDEV[/tps_title]
Un altro caso simile a quello Hewitt-Blake accade due anni fa in un torneo challenger durante il match tra Medvedev-Young, dove il russo fu squalificato per frasi razziste nei confronti del giudice di linea, in seguito ad una chiamata molto dubbia da parte di quest’ultima. La frase che ha scaturito la squalifica fu: “So che sei uguale a lui”, una frase interpreta a sfondo razzista e subito punita con seguente multa per il moscovita.
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a me sono anche venute in mente le “parole d’amore di Fogna” a Krajinovic ad Amburgo 2014….