Tennis e razzismo: un binomio assolutamente da evitare

Spesso in uno sport così nobile come il tennis si vedono scene di razzismo che nessuno tra il pubblico e gli appassionati vorrebbe accadesse. Al termine del match in molti giustificano queste azioni affermando di essersi fatti prendere dalla rabbia o dall'euforia dell'incontro, ma la verità è che queste offese sono anche frutto di una cattiva educazione nelle accademie dove sono stati istruiti ed allenati. Tennis Circus ha analizzato gli eventi razzismi più clamorosi nella storia tennistica.

[tps_title]3)IL CASO MEDVEDEV[/tps_title]

medvedev

Un altro caso simile a quello Hewitt-Blake accade due anni fa in un torneo challenger durante il match tra Medvedev-Young, dove il russo fu squalificato per frasi razziste nei confronti del giudice di linea, in seguito ad una chiamata molto dubbia da parte di quest’ultima. La frase che ha scaturito la squalifica fu: “So che sei uguale a lui”, una frase interpreta a sfondo razzista e subito punita con seguente multa per il moscovita.

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