The Hammer è tornato! Matteo inchioda al muro l’ottavo sigillo ATP!

ATP 250 di Marrakech: trionfo di Matteo Berrettini. Battuto lo spagnolo Carballes Baena in due set

Si è concluso oggi il torneo ATP 250 di Marrakech, con la finale disputata tra lo spagnolo Roberto Carballes Baena, campione uscente dell’evento marocchino, ed il nostro Matteo Berrettini, che dopo il rientro alle competizioni in occasione del Challenger di Phoenix, centra la sua prima finale nel circuito maggiore dai tempi di Napoli, Ottobre 2022, dove al secondo turno, guarda un po’ che coincidenza, sconfisse in due set proprio l’avversario odierno.

Vince il 38° Gran Prix Hassan II, proprio il nostro bombardiere azzurro che supera in due set l’avversario iberico col punteggio di 7-5 6-2 in 1 ora e 45 minuti di match in crescendo berrettiniano.

Schema tattico della partita molto evidente sin da subito, con Roberto a cercare il rovescio di Matteo per costringerlo all’errore oppure per rubargli tempo e spazio dal lato del dritto, e con il Berretto ad accorciare quanto prima lo scambio con colpi risolutivi o variazioni di gioco presso la rete. Pian piano prende il sopravvento la strategia dell’italiano, anche grazie all’efficacia del servizio che migliora game dopo game e alla superiore freschezza atletica dell’azzurro col trascorrere del tempo, fino all’apoteosi finale che consente a Matteo di aggiudicarsi meritatamente l’ottavo titolo in carriera.

Ed a proposito di titoli, vi rammento una data: 19 Giugno 2022. Questa è il giorno dell’ultimo torneo vinto da Matteo, il prestigiosissimo Queen’s di Londra in finale con il serbo Filip Krajinović, col punteggio di 7-5 6-4. 7 Aprile 2024: ricorderemo questa giornata invece come il giorno della rinascita.

Dunque, ottavo titolo per il nostro campione di tennis, e se vogliamo anche di versatilità: 4 trofei conquistati su erba, doppietta a Stoccarda e al Queen’s, e 4 titoli conquistati sul rosso: Gstaad, Budapest, Belgrado ed ora Marrakech, il primo sotto la gestione Roig. Matteo sano ed in condizione è un giocatore temibile su ogni superficie, vincente e competitivo. Lo aspetto al massimo del suo splendore per la stagione verde. Sarà uno dei tennisti che tutti, ma proprio tutti pregheranno di evitare.

Foto – ATP Web Site

Venendo alla cronaca dell’incontro, primo set molto equilibrato in cui lo spagnolo sfrutta inizialmente il servizio non devastante e la reattività fisica non ottimale di Matteo che appare un po’ scarico sulle gambe, probabilmente per la dura battaglia combattuta ieri con l’argentino Navone. Subisce infatti al secondo turno di servizio il break ma la voglia di vincere e di riscatto dell’italiano lo sprona a reagire e recupera immediatamente lo svantaggio.

Sempre lottando su ogni palla, ognuno con le proprie armi, i due tennisti giungono al fatidico 5 pari: Matteo riesce a conquistare una preziosissima palla break che l’azzurro converte grazie ad un delizioso drop shot millimetrico sul rovescio dello spagnolo che sbaglia il recupero, allungando il colpo oltre la linea di fondo: 6-5 per The Hammer e servizio.

L’iberico non si arrende e si porta sullo 0-40 a suo favore. Ma a questo punto entra finalmente in funzione a pieno regime il martello azzurro in battuta. Grazie al suo preziosissimo fondamentale, Matteo annulla le tre opportunità di break per lo spagnolo, dopodiché un errore in lunghezza dell’iberico regala il set point a Matteo che chiude la frazione con il piatto forte della casa: schema servizio-dritto e 7-5 per l’ex Top ten. Sintetizzando, si potrebbe dire set sudatissimo vinto sul filo di lana dal giocatore più forte in battuta.

Secondo set. La chiave della frazione e del match è tutta nel secondo game con Matteo al servizio. L’iberico dà fondo a tutte le sue energie e si procura ripetutamente occasioni per brekkare il Berretto. Ma ora in campo riappare nuovamente The Hammer che annulla tutto l’annullabile con la battuta e sempre grazie alla battuta il romano riesce ad impattare sull’1-1.

Lo spagnolo accusa il colpo, capisce che non potrà farcela neppure giocando il suo miglior tennis. Con una difesa incredibile di Matteo, perfezionata da un pallonetto sulla linea di fondo e conseguente errore dell’incredulo Carballes Baena, si arriva allo 0-40 ed il 2-1 per Matteo è solo una formalità.

Matteo ormai è signore e padrone del campo, il 3-1 arriva in un amen e arriva pure il doppio break, dopo un gioco convulso ma bellissimo in cui lo spagnolo si difende con tutte le forze residue ma deve infine capitolare di fronte all’ennesima palla game conquistata dall’italiano di forza: 4-1 per il romano con lo spagnolo al cambio campo che guarda sconsolato il suo angolo, lasciando capire che ormai non c’è più niente da fare.

La partita è spaccata definitivamente, l’iberico limita i danni portandosi sul 5-2, interrompendo la striscia di 5 game consecutivi per Matteo, ma la vittoria è solo rinviata al game successivo, col definitivo 6-2 per l’italiano, che giustamente gioisce per il bel risultato ottenuto e l’84esima posizione raggiunta nel Ranking ATP.

Foto – Action Plus Panoramic

Al di là della vittoria odierna, l’azzurro ha dimostrato di essere veramente sulla strada buona per il suo pieno recupero. Il suo tennis possente, impreziosito da tocchi e ritocchi deliziosi degni di un pittore tennista, risponde perfettamente ai desideri di gloria del Berretto e le gambe del nostro ragazzo sembrano girare sempre meglio e sempre più sciolte. Certo, la strada da percorrere è ancora lunga, ma vedere il Berretto correre dietro ad ogni pallina, felice come un bambino di quasi due metri per cento chili di forza bruta, non può non riempire di gioia ogni vero appassionato di tennis.

Ed ora che Roig si procuri uno dei teletrasporti di Star Trek! Matteo infatti tornerà in campo prestissimo, al primo round del Master 1000 di Montecarlo già in corso di svolgimento nel principato di Monaco. Saggiamente, gli organizzatori monegaschi hanno riservato al tennista azzurro una quanto mai meritata WC, mentre la sorte gli ha riservato come avversario di primo turno, il 24enne serbo Miomir Kecmanovic, n°50 del Ranking, non certo in un periodo esaltante di forma.

Partita indubbiamente alla portata del Matteo ammirato in Marocco, ma è da verificare come il romano recupererà le energie fisiche e nervose consumate a piene mani nel torneo di Marrakech. Io sono fiducioso.

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