Dominic Thiem è uno stakanovista, oltre che un ottimo giocatore, infatti l’attuale numero 7 del ranking Atp lo scorso anno aveva stupito tutti giocando 82 incontri, arrivando a fine stagione al master con il fiato molto corto, ed anche per il 2018 non vuole essere da meno.
Assieme a Gunter Bresnik, suo allenatore, ha deciso che nel mese di Febbraio 2018 disputerà tre tornei, Buenos Aires, Rio de Janeiro(terra)per poi andare ad Acapulco(cemento), nella pausa che c’è tra Australian Open e Indian Wells.
In questa stagione per ora ha all’attivo 68 incontri, e nel Master di Shangai è uscito di scena per mano di Viktor Troicki, in un match concluso al tie-break del terzo set.
Dagli UsOpen, uscito per mano di Juan Martin Del Potro in un match che stava controllando, ha inanellato prestazioni abbastanza deludenti, aumentando tra gli addetti ai lavori i dubbi sulla sua programmazione così ricca di eventi.
A Chengdu sconfitta al primo turno per mano di Guido Pella, si è ripetuto a Tokyo perdendo con Johnson e ieri altro primo turno a Shangai sconfitto da Troicki.
E’ indubbio che un giocatore sa, o meglio dovrebbe saper meglio di tutti ciò che è bene per lui, ma i risultati del finale delle ultime due stagioni sembrano indicare che il suo fisico avrebbe bisogno di respirare un po’ per non rischiare di arrivare a fine stagione sempre così in affanno.