Thomaz Bellucci, numero 112 del mondo, 30 anni da pochi giorni, è stato squalificato per 5 mesi, dopo essere stato trovato positivo nello scorso luglio alla sostanza hidroclorotiazide, un diuretico, che è comunque considerato dall’Itf un agente mascherante. Il tennista brasiliano ha sostenuto dinanzi agli organi di giustizia federali di esserne venuto a contatto accidentalmente: “Non ho mai violato il fair play, non ho mai preso nessuno sostanza che potesse permettermi di migliorare le prestazioni. Non potevo mai immaginare che un multivitaminico di un compounding farmaceutico potesse avere una contaminazione incrociata in dosi minime. È accaduto proprio quando mi stavo riprendendo da un infortunio, in una transizione importante nella mia carriera, mi sono trasferito in Florida per allenarmi lì e raggiungere il mio massimo potenziale sul circuito nei prossimi anni”. La sanzione, che sarà ufficializzata nella giornata di domani e che prevede una squalifica fino al 31 gennaio prossimo, (ad Australian Open passati, dunque) è nella misura minima, in quanto gli sono state riconosciute alcune attenuanti, tra cui l’involontarietà, la reputazione e l’effettiva inutilità di tale doping. 2017 con poche soddisfazioni per il sudamericano con 14 vittorie a fronte di 20 sconfitte, con l’acuto nella finale conquistata a Houston e persa da Johnson al terzo set.