Anticipato a febbraio rispetto alle precedenti stagioni, l’ATP 250 di Los Cabos ha riservato una finale inaspettata tra Casper Ruud e Jordan Thompson. Il primo in caso di successo sarebbe tornato tra i primi dieci del mondo, il secondo avrebbe sollevato il primo trofeo nel circuito maggiore.
I due finalisti, che si contraddistinguono per una tangibile solidità da fondocampo, hanno sin dall’avvio del match prodotto scambi prolungati. Ruud ha sprecato due palle break nel primo game e altrettante sul 2-2, cedendo poi a zero il suo successivo turno di battuta. Avanti 5-3 40-15, Thompson ha avuto bisogno di quattro set point per aggiudicarsi il primo parziale, annullando anche due possibilità di break in favore del norvegese.
Non è mancata la reazione immediata di Ruud, che è avanzato 2-0 grazie alla sua caparbietà ma non è riuscito a consolidare il proprio vantaggio, subendo il controbreak. Un andamento altalenante ha caratterizzato l’intero set: prima Thompson si è reso intraprendente issandosi sul 5-3, ma al momento di servire per il titolo l’orgoglio di Ruud ha prevalso e ha riportato il punteggio in parità, sul 5-5. Solo il tiebreak ha potuto decidere le sorti di un set così caotico, e ad avere la meglio è stato l’australiano per 7-4.
Thompson ha dunque ottenuto il primo titolo ATP in carriera, concludendo nel migliore dei modi una settimana indimenticabile in cui ha rimontato da 0-6 0-3 lo statunitense Michelsen e trionfato nella maratona in semifinale contro Zverev. Il classe 1994 si è guadagnato il nuovo best ranking (numero 32) e ha vinto anche il torneo di doppio insieme al connazionale Purcell.