Ti alzi la domenica mattina, dopo i bagordi del sabato sera, con una sola certezza: domani hai un esame. Poi però leggi la notizia della vittoria di Sonego (a cui rivolgo i miei più sentiti complimenti!) su Bernard Tomic al turno decisivo delle qualificazioni per il main draw degli Australian Open, e allora capisci che la giornata ti riserverà un’ulteriore certezza: Tomic la sparerà grossa nell’intervista post match. E anche questa volta Bernard non fa crollare le tue certezze: domani hai un esame, e Tomic l’ha nuovamente sparata grossa.
Il talento Australiano, talento per lo meno in potenza, visto che in atto ben poco si è visto sinora, non è nuovo a dichiarazioni fuori luogo, affermazioni prova di un’attitudine al tennis quantomeno biasimabile, di una certa propensione all’edonismo del denaro e di una dedizione alla racchetta non certo delle più professionali. Dopo essersi detto disinteressato circa la sconfitta di Madrid contro Fognini perché “tanto ho vinto 10 milioni di dollari di soli prize money” o ancora dopo aver dichiarato che “Il mio compito è giocare a tennis fino a quando non ne avrò abbastanza e fino a quando non avrò denaro a sufficienza”, stamattina Bernard, pizzicato dai giornalisti dopo la sconfitta contro Sonego, si è confermato all’altezza delle dichiarazioni precedenti, rispondendo al giornalista che gli chiedeva cosa avrebbe fatto dopo la sconfitta “Ora conto tutti i miei soldi, conto i miei milioni, è questo quello che farò. Provate a farlo anche voi. Provate a guadagnare 13-14 milioni. In bocca al lupo“.
La partita, terminata col punteggio di 6-1 6-7 6-4 in favore del tennista nostrano, segna il primo accesso al tabellone principale di un torneo dello Slam per Lorenzo e l’ennesima caduta di stile per Tomic. Rinnoviamo quindi i complimenti a Lorenzo, e sorvoliamo sulle dichiarazioni di Tomic.