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Tommy Haas: “Non voglio solo competere, voglio vincere”

TENNIS – A circa due settimane dal rientro nel circuito, dopo un anno di pausa dovuto all’ennesimo infortunio, Tommy Haas si presenta a Newport con la speranza di fare davvero bene e realizzare qualcosa di importante. Il tedesco è sincero in questa intervista, dove dice chiaramente che questo rientro nel tour è stato il più duro di tutta la sua carriera.
Nell’intervista, rilasciata proprio all’ATP, Haas ha ammesso che non è stato per nulla facile rientrare dopo cosi tanto tempo, considerando anche un periodo necessario a riprendere il ritmo per riuscire a competere ad alti livelli: “E’ bello essere di nuovo nel tour e vincere qualche partita, è un qualcosa che ti da fiducia, anche se è difficile in questo momento della mia carriera essere pienamente in forma e raggiungere un livello alto. Vedremo cosa potrò ottenere”.

A 37 anni, è la quarta volta che il tedesco passa sotto i ferri per essere operato alla sua spalla destra, e quando deve rispondere ad una domanda sulla difficoltà dell’ennesimo rientro, la risposta è quella che molti si sarebbero potuti aspettare:”Si, assolutamente. Sta diventando sempre più difficile e questo è stato il rientro più complicato della mia carriera, anche perché adesso ho una famiglia e una figlia che sta crescendo. Non è facile dedicarsi interamente al tour, ma questo è quello che voglio fare, è il mio lavoro e voglio cercare di vincere qualcosa. Voglio ritirarmi quando sentirò che sarà il momento giusto, non per colpa di un infortunio”.

“Il mio obiettivo è quello di continuare a competere anche nel 2016”, ha detto l’ex N.2 del mondo. “Non riesco a vedere il futuro e sapere come reagirà corpo e mente, però sono sicuro che questa sarà la chiave: essere in buona salute ed essere in grado di allenarmi costantemente. Io non posso sapere come starà la mia spalla fra un paio di mesi, devo ancora rafforzarla con lo scopo di competere al meglio. Mi sento di poter vincere ancora qualche torneo, non sono tornato solo per competere e basta”.

“Pensare di poter vincere ancora mi fa stare benissimo. Questo significa che ho lavorato bene nei mesi precedenti. I tornei in erba sono stati perfetti per rientrare, cosi da permettermi di provare a giocare i miei “serve ‘n volley”. Ho giocato una buona partita a Wimbledon nel campo 1, e quella sensazione è quella che cercherò di trasferire nelle partite a venire. Chi sa che cosa mi aspetta in futuro. Ci sono molti alti e bassi, ma io sono fiducioso e mi chiedo cosa sarò in grado di fare più avanti”.

Andrea Venturotti

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