Lo zio e coach di Nadal ritorna sulle dichiarazioni fatte da l’ex ministro francese dello Sport Roselyne Bachelot, nelle quali accusava Nadal di fare uso di sostanze dopanti. Nelle sue riflessioni lo spagnolo fa anche una critica nei confronti della società francese e degli show televisivi, dove le accuse senza alcun fondamento sono all’ordine del giorno.
“SOLO CALUNNIE” – Toni Nadal in questi giorni è tornato a parlare della Bachelot affermando: “La francese saprà due famosi detti spagnoli, dato che sa tutto su di noi: Calunniate, calunniate, qualcosta resterà e Quando c’è il fumo c’è anche il fuoco“. È sorprendente che un ex ministro dello Sport faccia tali accuse. È un grave danno per sé stessa, ma è anche un altro esempio ciò che regolarmente accade giornalmente in Francia, Inghiterra, Spagna e in vari Paesi modernizzati: la diceria, il pure il sensazionalismo”.
“É COLPA DELLA SOCIETÀ” – Toni ha poi rincarato la dose: “Da tempo si vedono solo show televisivi dove le calunnie, le accuse e le grida sono l’argomento di maggior successo e forse questa è la cosa più grave. Chiunque può dire ciò che vuole senza dimostrarlo, senza alcuna prova, e rimanere impunito nella maggior parte dei casi. I canali televisivi promuovono show del genere solo per aumentare gli ascolti”. Una riflessione sociologica, quella di Toni, secondo il quale è la colpa “dell’intera società che si diverte con questi teatrini ogni giorno. Sarebbe un gran progresso quando ci si renderà conto che la libertà d’espressione non corrisponde al libero insulto. Una società civile dovrebbe ascoltare solo gli argomenti validi, supportati da continenza e dalla conoscenza dei fatti”.