Ultimamente Nick Kyrgios ha trascorso più tempo a giocare con i bambini che con i compagni d’allenamento, ma il tennista di Camberra ha chiari gli obiettivi prioritari per l’avvio della nuova stagione. Ci saranno immediatamente punti da difendere a Brisbane e il 30 dicembre partirà la corsa per la conferma del titolo centrato nel 2018. Di Brisbane, delle ambizioni e dell’impegno solidale portato avanti attraverso la sua fondazione, Kyrgios ha parlato sabato. E’ stata una giornata interamente dedicata ai giovanissimi fan e Nick si è trattenuto a giocare con i vincitori di un torneo junior nel Tennis Center di Kaleen. Particolarmente toccante per Kyrgios, la storia della giovanissima Loga Gandhi, alla quale è stata diagnosticata la leucemia proprio quando iniziava a giocare a tennis.
LE AMBIZIONI – Al primo posto gli Australian Open. Brisbane e il titolo da difendere? Nick Kyrgios non si sente oberato dalle pressioni: “Non mi aspettavo tanto da Brisbane lo scorso anno e lo stesso vale per la prossima stagione. Giocherò il mio tennis. Se vincerò sarà fantastico, in caso contrario non sarà un grande problema. E’ ovvio che preferirei bissare l’affermazione del 2018, ma non è questione di vita o di morte. Più che Brisbane e tornei 250 preferirei vincere gli Australian Open”, ha spiegato Kyrgios, che ha lavorato con Ashcon Rezazadeh per recuperare la condizione atletica dopo l’infortunio al gomito. Problema che ha costretto Nick Kyrgios a ritirarsi dalla Kremlin Cup. Ora non solo preparazione mirata all’ottimizzazione della forma fisica, ma sedute di allenamento in campo con la racchetta. La nuova stagione incombe e Kyrgios si prepara alle frenetiche competizioni australiane.
LA NK FOUNDATION, L’IMPEGNO SOCIALE E LA SENSIBILITA’ DI KYRGIOS – Lo stop forzato e la permanenza a Camberra hanno consentito a Kyrgios di dedicarsi alle attività della sua fondazione, la NK Foundation. Due giorni fa Nick ha intrattenuto al Kaleen Tennis Center 94 bambini. I bimbi hanno avuto la possibilità di palleggiare con il loro campione preferito. Grazie all’evento sono stati raccolti oltre 5000 dollari, che contribuiranno alla realizzazione di una struttura sportiva (dotata di campi da tennis, basket, palestra e piscina) per ragazzi svantaggiati a Dandenong. Si tratta di un centro di aggregazione che permetterà ai minori meno abbienti e provenienti da nuclei familiari problematici di contare su un luogo dove potersi allenare in totale sicurezza. Kyrgios è stato colpito in maniera particolare dalla storia di una ragazza. Loga Gandhi, questo il nome della giovanissima, ha scoperto di essere affetta dalla leucemia e si è sottoposta al trapianto di midollo osseo. Il male terribile è stato diagnosticato a Loga proprio quando aveva iniziato a giocare a tennis. Una passione stroncata sul nascere dal tumore. Poi il difficile percorso verso il trapianto e il dopo che non è certo meno difficile e insidioso. Loga Gandhi sabato ha incontrato Kyrgios e ha vissuto una giornata speciale. Nella foto, da sinistra: Nick Kyrgios, Loga Gandhi, i genitori e il fratellino di Loga.
Una esperienza toccante anche per il giocatore di Camberra: “Ero entusiasta perché vedevo i bambini sorridere, ma la vicenda di Loga ha avuto un impatto emotivo fortissimo: mi scaldato e spezzato il cuore. Le ho regalato vestiti, racchette e giocare con lei è stato per me un grande onore”, ha raccontato Kyrgios, che attraverso la fondazione trova maggiori stimoli per approcciarsi all’attività professionistica.