Stefanos Tsitsipas non ha avuto vita facile al suo esordio al Mutua Madrid Open 2025. Dopo le assenze di peso di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner e l’eliminazione lampo di Novak Djokovic, il tennista greco era indicato come uno dei principali favoriti del torneo, insieme ad Alexander Zverev. Sul campo della Caja Mágica, però, Tsitsipas ha dovuto sudare per superare il tedesco Jan-Lennard Struff, finalista a Madrid nel 2023, imponendosi in rimonta per 3-6, 6-4, 6-3.
Il successo, però, non ha placato il suo malcontento. Ai microfoni, Tsitsipas ha descritto senza mezzi termini le condizioni del terreno di gioco, sollevando critiche dure verso l’organizzazione del torneo.
La critica più accesa di Tsitsipas è stata rivolta alla qualità della superficie. Con tono visibilmente esasperato, ha dichiarato: “La pista oggi era ingiocabile, la sentivo come una pista di ghiaccio quando cercavo di scivolare. Non avevo mai sentito niente di simile su un campo in terra battuta”.
Il greco ha poi sottolineato come la terra utilizzata a Madrid sia “diversa da quella abitualmente usata” nei tornei di clay: “Ho molta esperienza su questa superficie ed è frustrante giocare così”. Una condizione inedita che ha messo a dura prova non solo la tecnica, ma anche la fiducia dei giocatori.
Oltre alle condizioni del campo, Tsitsipas ha posto l’accento anche sul tema del calendario tennistico, diventato sempre più fitto e logorante. “Dobbiamo aggiustare il calendario, è qualcosa di molto necessario”, ha affermato, aggiungendo che i numerosi Masters 1000 a partecipazione obbligatoria stanno mettendo a dura prova la tenuta fisica dei tennisti.
Come esempio personale, ha ricordato: “Una volta ho dovuto giocare Indian Wells e Miami senza essere al 100%, e la verità è che non è stata una buona esperienza”.
Tsitsipas ha anche spiegato come le condizioni sui diversi campi di terra battuta possano cambiare radicalmente, nonostante all’apparenza sembrino simili. “La gente non lo capirà del tutto, ma il campo di Barcellona è più lento di quello di Montecarlo. A Barcellona ci sono molti più scambi, mentre qui noto che non abbiamo tante armi, ma bisogna potenziare quello che hai perché i colpi vengono amplificati”, ha detto.
Ha poi aggiunto che a Roma il terreno è più simile a Montecarlo e Barcellona, mentre al Roland Garros ogni campo ha le sue peculiarità: “Sul Suzanne Lenglen non c’è tanto rimbalzo, mentre sul Philippe Chatrier sì, e puoi dare molta velocità alla palla”.
Nonostante le difficoltà, Stefanos Tsitsipas ha raggiunto il terzo turno del Mutua Madrid Open, pronto a lottare per andare il più avanti possibile. Con le grandi stelle già eliminate, gli occhi sono puntati su di lui e su Alexander Zverev, che ora appare come il favorito principale in un torneo che ha già regalato molte sorprese nei primi giorni.
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