Tsitsipas sulle polemiche: “La salute al primo posto”

Un tweet del tennista greco ha suscitato qualche polemica nelle ultime ore

“Ciao a tutti. Recentemente ho letto tanti commenti preoccupati sulla mia salute, dato che ho viaggiato nelle ultime settimane. Voglio che sappiate che la mia salute è la priorità numero uno, e che quindi sto cercando di stare in casa il più possibile, e vi posso assicurare che durante i miei viaggi ho preso tutte le precauzioni necessarie per non ammalarmi e per ridurre al minimo l’esposizione tentando di mantenere sempre le distanze“.
Con queste parole via Twitter Stefanos Tsitsipas ha rassicurato tutti i suoi tifosi che in questi giorni hanno espresso preoccupazione per il suo stato di salute in relazione agli spostamenti che il tennista greco ha effettuato nell’ultimo periodo dopo la cancellazione del torneo di Indian Wells (sembra che si sia spostato dalla California a New York e poi a Londra).
In tempo di Coronavirus il tema della salute è quanto mai centrale, ma oltre a queste parole, nella seconda parte del suo tweet, Tsitsipas ha spiegato come pur cercando di stare in casa il più possibile, come atleta, rimanere attivo è importante.
“Ci sono dei momenti, durante la giornata, in cui ho bisogno di uscire per pensare al mio corpo-ha spiegato il greco-sappiate che sto prendendo la situazione molto seriamente e che sono consapevole del fatto che ciascuno di noi può contribuire a sconfiggere la malattia il prima possibile”.

La seconda parte del tweet di Tsitsipas è piaciuta un po’ meno ai fans del greco e alcuni non hanno mancato di fargli notare come ad essere importante sia la salute di tutti, ricordandogli che potrebbe essere un portatore sano del virus nonostante non abbia sintomi e che quindi uscendo metterebbe a rischio la salute di tutti.
Al momento non è chiaro dove si trovi il greco anche se da alcune foto postate sui social sembra proprio che sia nella capitale britannica la sua attuale sistemazione. È presumibilmente inoltre che uno sportivo di questo livello abbia a disposizione spazi privati per poter uscire e fare sport in totale tranquillità (con quel “ho bisogno di uscire” non intendeva certo andare in un parco pubblico o simili). Diciamo che questa volta le critiche sono quantomeno esagerate. 

 

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