Tsonga non sa quando tornerà

Il francese si è confidato con Le Parisien, dichiarando di non avere ancora un'idea precisa sulla data del ritorno in campo. Ma rassicura di non volersi ancora ritirare.

Jo-Wilfried Tsonga non sta passando un gran periodo fisico. Il francese sta affrontando problematiche al ginocchio, è stato operato. Questo fa temere per il so rientro e per il suo gioco, visti anche i trentatré anni. L’attuale numero 36 ATP ha rilasciato a Le Parisien un’intervista in cui ha parlato di tennis attuale e futuro e della Coppa Davis.

RITORNARE? TROPPO PRESTO – Il tennista di Le Mans si è aperto sul suo momento attuale, ma non è riuscito a fornire indicazioni per un suo ritorno in campo: «Sono ancora convalescente. In questo momento non riesco ad avere indicazioni su quando potrò tornare. Ora si tratta di effettuare la riabilitazione, recuperare la mobilità, la stabilità del ginocchio. Dopo vorrei provare, ma non si può mai sapere dopo un infortunio e un’operazione». Tsonga ha anche riconosciuto l’importanza di staccare dal tennis, se non si gioca, per trovare un po’ di rifugio nella famiglia e negli affetti: «Mi capita di vedere qualche match, ma non sto attaccato al telefono per vedere gli aggiornamenti. Non è male poter trovare un po’ di pace ed avere una vita familiare normale, non mi dispiace stare a casa. Quando giochi è molto più difficile riuscire ad avere tempo per la famiglia».

FUTURO – Il francese fa parte dell’organizzazione del torneo di Lione, di conseguenza la domanda sul post ritiro è stata d’obbligo: «I progetti che ho fuori dal campo li ho costruiti con persone che apprezzo. Non penso ancora molto al ritiro e a quello che farà fuori dal circuito. Non ho preso accordi per il post-carriera. Ad oggi sono e mi considero un giocatore di tennis, il resto è tempo libero che sfrutto». Infine, un commento sulla Coppa Davis, in procinto di cambiare forma: «Non conosco bene i dettagli, però un’idea me la sono fatto. Mi spezza il cuore vedere questo cambiamento perché ho dato tutto per questa competizione, nei vari anni. Mi dispiace enormemente sapere che un giorno possa sparire, ma allo stesso tempo mi rendo conto che ci sono delle problematiche che vanno eliminate, e che forse questi cambiamenti potranno migliorare l’evento».

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