Novak Djokovic batte Tsitsipas nella finale del torneo di Dubai senza troppi problemi. Va detto però che il greco è partito meglio: nei primi game aveva lui il pallino del gioco. La prima di servizio funzionava alla grande, mentre nei giochi in risposta riusciva sempre ad entrare nello scambio concedendosi qualche vincente, con il serbo che faticava e commetteva qualche errore gratuito di troppo, soprattutto con il dritto. Ma Nole ha resistito, concedendo solo una palla break, annullata con una gran prima di servizio. Nel primo momento chiave della partita, nell’ottavo gioco e sul punteggio di 4-3 per il tennista numero uno al mondo, Tsitsi si è sciolto come neve al sole: poche prime di servizio, palla break concessa, gran passante di Djokovic e il gioco è fatto.
Il serbo ha servito benissimo e aggiudicandosi il primo set. Il greco non reagisce, anzi tentenna e nel terzo turno di servizio cede. Per lui si riaccende subito un barlume di speranza quando Nole, nell’unica défaillance della sua partita, gli concede un break sul 3-2. Nuovamente, però, al primo momento chiave, sul 4-4 e servizio, il vincitore delle ultime ATP Finals crolla di nuovo e Djokovic chiude sul 6-4. Qualche numero impietoso della partita dell’ellenico: la percentuale di resa sulla seconda di servizio è stata solo il 24% e il serbo ha strappato il servizio 3 volte su 3 palle break concesse.
Tsitsipas poteva e doveva fare di più all’inizio, quando il suo avversario non era ancora entrato in partita e nei game in risposta riusciva sempre ad arrivare sul 30-30 facendo sudare non poco Nole per portare a casa il servizio. Inoltre, come già detto, è mancata un po’ di cattiveria agonistica, o semplicemente di testa, nei momenti chiave della partita: al serbo bastava mettersi dietro e rispondere colpo su colpo aspettando che il greco commettesse un passo falso.
Quest’ultimo durante le premiazioni ha detto: “Ho imparato tanto da questa partita. Devo continuare a fallire per poi riuscire a vincere”. A Djokovic è stato chiesto come riesca a continuare a vincere in questo periodo: basti pensare che ha vinto le ultime 21 partite, delle quali 18 in questo 2020, battendo gente come Nadal, Thiem, Federer, Medvedev, Tsitsipas e Monfils (con il quale se l’è vista davvero brutta ieri, salvando 3 matchpoint) per citare solamente i top ten. Il serbo ha risposto scherzosamente: “Ci sono parecchie cose che stanno funzionando nel mio tennis in questo periodo, ma non mi va di svelarle”. L’impressione è che, se davvero non svelerà i suoi segreti, nessuno riuscirà a batterlo, almeno fino all’arrivo della stagione sulla terra.
Di Thomas Scarinzi