Che fine ha fatto Novak Djokovic? Bella domanda, la risposta la sta ancora cercando anche lui; il serbo, in questa stagione, sta rimediando una serie di brutte figure e non riesce a dare una svolta significativa al suo 2018.
In Australia fuori ai sedicesimi contro Chung, a Indian Wells e Miami al secondo turno rispettivamente contro Daniel e Paire, a Montecarlo ai sedicesimi contro Thiem e a Barcellona subito out per mano di Klizan. Approdato a Madrid con la voglia di poter finalmente ingranare, il tabellone non gli è stato di certo fortunato opponendolo subito a Nishikori.
Il serbo però ha liquidato il giapponese in due set mettendo in mostra un ottimo tennis e tutto faceva pensare per il meglio, ma prontamente siamo stati smentiti: a sbarrare il cammino dell’ex numero uno del mondo in terra iberica ci ha pensato Kyle Edmund, numero 22 del mondo e senza troppi acuti nel circuito maggiore.
Il dato più allarmante per Djokovic sta nel fatto che al terzo set non riesce mai a vincere più di tre giochi e per uno abituato a lottare su ogni scambio è preoccupante: il cannibale capace di dominare su ogni superficie sembra solo un lontano ricordo.
Le motivazioni di questi continui flop sono svariate: la famiglia, l’arrivo dei due figli, il senso di appagamento per aver vinto tutto, ma alla fine il serbo ha sempre detto di voler tornare a competere ai massimi livelli. Siamo tutti in attesa del suo ritorno, lo spettacolo ne ha bisogno.
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