La Grecia non ha mai avuto eccellenti risultati negli sport. Se si esclude quella favola incredibile degli Europei di calcio del 2004 e qualche medaglia d’oro alle olimpiadi, son ben pochi i motivi per citare la terra di Zeus nei libri sulla storia dello sport. Meno bene è andata addirittura nel tennis, dove gli ellenici sono riusciti a brillare soltanto di luce riflessa, con campioni del tennis moderno che non hanno giocato per la nazione di cui il padre era originario: Da Phillippoussis, passando al leggendario Pete Sampras fino ad arrivare ai recenti Kyrgios e Kokkinakis.
PROMESSA – Eppure forse la nazione che ha creato le basi del moderno occidente potrebbe avere tra le sue fila uno dei giocatori più interessanti e di prospetto del circuito. Si parla di Stefanos Tsitsipas, diciottenne ateniese. Stefanos in realtà non è del tutto greco, sua madre è russa (suo nonno è stato addirittura un attaccante della nazionale di calcio dell’allora Repubblica Sovietica), e lo sguardo mediterraneo su capelli biondi testimonia quest’incrocio, ma a noi basta che sia nato e cresciuto nella città che inventò la democrazia.
Tsistipas è riuscito a dare un’importante sterzata al suo gioco nella seconda metà del 2016, riuscendo a salire nel corso dell’anno dalla posizione numero 576 fino alla 210. Nel 2017 è riuscito ad affacciarsi nella top 200 raggiungendo il 191 posto (oggi è 192) e sta prendendo confidenza sempre maggiore col livello più alto dei tornei. Dai futures dello scorso anno è cresciuto, oggi è già nel tabellone di challenger di ottimo livello e sta facendosi strada anche negli ATP 250.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Questo giovane greco è un attaccante di natura, non attende l’avversario ma cerca il punto. Dotato di un bellissimo rovescio ad una mano (il suo idolo è Federer e probabilmente si sarà ispirato a lui nella scelta stilistica) ha un dritto solido (e ancora migliorabile). Alto 193 cm, a diciotto anni ha una buona prima, e l’altezza potrà favorirne lo sviluppo, e non disdegna il gioco di volo, favorito anche dalla stazza di cui dispone. Quest’anno Tsitsipas, che si fa accompagnare nel tour dal padre Apostolos, ha raccolto ancora pochi punti, ma è riuscito a centrare più volte le qualificazioni nei 250, e, per un tennista diciottenne di oggi, è un gran risultato. H esordito anche negli Slam ottenendo la qualificazione al Roland Garros (contro, peraltro anche il nostro Thomas Fabbiano) e non sfigurando contro Karlovic al primo turno. Giocatore adatto alle superfici veloci forse anche più che alla terra, Tsitsipas è la vera (e unica) promessa del tennis greco da tanti anni a questa parte. Il tempo è dalla sua, visto che la carta d’identità recita 1998, e chissà che non possa risollevare le sorti tennistiche di una nazione che da un decennio a questa parte vive in una situazione economica veramente complicata. Noi intanto teniamolo d’occhio.
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