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Un nuovo scenario nel tennis: i Big Two

Andy Murray quest’anno sembra aver trovato quella condizione psicofisica per potersi confrontare ad armi pari con Djokovic. Il serbo negli ultimi tempi sembrava il dominatore assoluto del circuito, approfittando del calo fisiologico di Federer, dovuto all’età dello svizzero, e dei continui infortuni di Nadal.

La conferma della minaccia scozzese arriva dal coach del serbo, Boris Becker, che ha rilasciato su gulfnews.com le seguenti dichiarazioni: “Vedo Andy pronto a mettere in difficoltà Djokovic nei prossimi tornei dello SLam. Questo è stato un anno di cambiamenti, soprattutto per l’assenza di Roger Federer a 2 dei tornei del Grand Slam e Nadal alle prese con continui problemi fisici…attualmente si è passati dai Big Four ai Big Two con una rivalità sempre più forte tra Nole e Andy “.
Boris ha voluto poi mettere in evidenza come in Murray sia uscita fuori quella maturità e stabilità mentale necessarie per ottenere quello che si merita. Ha poi ammesso: “Dalle Olimpiadi del 2012 ad oggi lo scozzese avrebbe dovuto vincere più Slam, ma le recenti vittorie di Wimbledon e delle Olimpiadi sono la dimostrazione di un maggiore controllo sull’aspetto mentale di Murray”.

Nelle ultime apparizioni Djokovic ha trovato grande difficoltà a esprimersi sui soliti livelli, ma, dopo quasi due anni di controllo assoluto, un calo è quasi naturale. Non dimentichiamo inoltre che alle Olimpiadi Nole ha dovuto fare i conti con un ritrovato Del Potro, finalmente sulla giusta via di ritorno ai livelli a cui ci aveva abituati prima dei numerosi interventi a entrambi i polsi.
“Djokovic non voleva dirlo, ma si sta trascinando problemi al polso dopo Wimbledon e ciò continua ad essere un problema per lui” ha aggiunto Becker. “Ma nonostante ciò resta il favorito e il campione in carica degli US Open, perciò si sta allenando per mantenere questi titoli”.

Intanto Novak è stato recentemente eletto presidente del Consiglio dei giocatori ATP e alcuni dei suoi colleghi hanno condiviso i loro pensieri riguardo questa responsabilità, in particolare Rafael Nadal. Lo spagnolo era nella stessa posizione qualche tempo fa e ha commentato negativamente la sua esperienza. “Alcune cose venivano fatte come se non fossi nel Consiglio dei giocatori. Le cose che sarebbero dovute realmente cambiare non sono diventate realtà. In ogni caso sono contento per Djokovic perchè si è meritato questa occasione e spero che possa fare di più di quello che fatto. Quando mi sono reso conto di essere inutile ho deciso di dimettermi, anche perchè non mi lasciavano lavorare come avrei voluto. Semplice”

Gli US Open sono iniziati e, all’esordio nell’Arthur Ashe Stadium, il campione serbo ha dovuto faticare più del previsto per portare a casa la vittoria in 4 set ai danni di Jerzy Janowicz. Sicuramente non ha grande valore questa prestazione, perchè sappiamo bene come Nole cambi il livello di gioco col passare dei match e a seconda del valore dell’avversario.

Antonio De Paola

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