Come cantava Fabio Concato, proprio una Domenica bestiale per i colori azzurri, in ogni senso. Italia del tennis sugli scudi nel mondo, grazie a Jannik The Fox Sinner ed a Luca Gattone Nardi. Il Gattone pesarese ha vinto nel pomeriggio il Challenger 125 di Napoli, mentre la Volpe altoatesina si è aggiudicata nella serata italiana il Master 1000 di Miami.
Certo, le due vittorie sono di caratura differente, ma i due azzurri sono amici, sono proprio due gran bravi ragazzi e sono stati talmente spettacolari nella domenica pasquale appena trascorsa che mi sembra giusto e doveroso declamare lo loro gesta nel medesimo articoletto.
Partiamo da Napoli, dal sosia tennistico, almeno per me, del mitico Gattone Miloslav Mecir. “Veni, vidi, vici” si potrebbe quasi scrivere per il fresco Top 100 italiano. Reduce da un’ottima trasferta americana che lo ha fatto balzare agli onori della cronaca dopo l’incredibile vittoria con Novak Djokovic ad Indian Wells, Luca Nardi si presenta ai nastri di partenza del Challenger di Napoli, praticamente il torneo di casa sua.
Senza tanta preparazione specifica sulla superficie a lui meno congeniale, il rosso, il giovane talento azzurro vince il suo sesto trofeo in carriera, primo del 2024 e primo sul mattone tritato. In finale il 20enne di origine partenopea supera il francese Pierre-Hugues Herbert in splendida rimonta con il punteggio di 5-7 7-6(3) 6-2 in 2 ore e 33 minuti.
Partita equilibrata, addirittura 107 punti vinti a testa, match delizioso per i tanti bei colpi giocati dai due tennisti e vittoria spettacolare ma sofferta per Luca che ha esaltato alla grande il pubblico napoletano assiepato sul campo centrale D’Avalos: il francese da parte sua, infatti, è stato molto vicino alla vittoria del torneo.
Conquistato il primo set per 7-5, il veterano d’oltralpe si invola 4-3 e 15-40 sul servizio del numero due del seeding nella seconda frazione, con due preziose occasioni a disposizione per issarsi sul 5-3, ad un passo dal titolo. Da quel momento cambia l’inerzia del match, e inizia la rimonta inarrestabile di Nardi, che prima impatta sul 4 pari, e poi si aggiudica il tie break per 7 punti a 3.
La terza frazione di gioco è quasi una pura formalità con Nardi che spicca il volo e domina letteralmente l’avversario: il 20enne italiano chiude 6-2 il terzo e decisivo parziale, conquistando in bellezza la finale della Napoli Tennis Cup 2024. Questa importante vittoria proietta Nardi alla 76ª posizione nella classifica ATP, alla 61ª nella Race per le Olimpiadi, e alla 47ª nella Race ATP.
“Dedico la vittoria alla mia famiglia, pronto a farmi un ciuffo azzurro, prima di andare a Montecarlo per cercare di far bene e realizzare quel salto di qualità al quale ambisco” ha dichiarato il pesarese a fine match.
Un grande applauso a Giorgio Galimberti, suo nuovo coach, bisogna pur tributarlo: con il tanto lavoro del suo team svolto negli ultimi mesi, sta trasformando un talento indiscusso del tennis italiano ma dal rendimento in campo troppo incostante in un giocatore vero. Il tennis italiano ringrazia di cuore.
E dopo il gattone partenopeo, eccoci dunque alla volpe dolomitica, ovvero il fenomenale neo numero 2 al mondo, Jannik Sinner. Vince al terzo tentativo il Master 1000 di Miami, dopo aver perso in finale dal polacco Hurkacz nel 2021 e dal russo Medvedev nella passata stagione.
Il campione italiano supera in un match a senso unico il bulgaro Grigor Dimitrov col punteggio di 6-3 6-2 in appena 72 minuti di puro dominio assoluto. Attenzione: Grisha non ha giocato male, anzi, ha fatto tutto il possibile per arginare Jannik, variando colpi e schemi di gioco ma contro un’iradiddio come Jannik non c’è stato proprio niente da fare.
L’azzurro in questo momento è incontenibile in fase offensiva, insuperabile in fase difensiva e freddo nei momenti caldi del match. Grigor da fondo prova a variare le rotazione per poi accelerare ma la differenza di velocità dei colpi tra i due tennisti ha reso la vita impossibile al bulgaro che è uscito quasi sempre perdente nello scambio prolungato.
Ed il venire a rete da parte di Dimitrov si rivela quasi un mezzo suicidio tennistico perché Sinner in difesa è pressoché un muro imperforabile: riprende in scivolata ogni attacco di Grigor e rimanda al mittente con facilità irrisoria passanti mostruosi, come quello di rovescio che gli ha regalato il secondo break ed il primo set, nell’incredulità stupita del suo box.
Le statistiche del match non lasciano dubbi sullo strapotere complessivo di Jannik: 52 punti vinti a 38, 1 palla break non convertita per Dimitrov contro le 4 convertite su 8 complessive per Jannik ma soprattutto la sensazione che mai e poi mai l’ex numero 3 al mondo potesse in qualche modo opporsi alla ferrea volontà di vittoria azzurro.
In effetti, solo nelle prime battute del match, il giocatore dell’Est ha tenuto testa ad uno Jannik falloso, forse un filo contratto per la tensione, addirittura conquistando lui la prima ed unica palla break del suo match. Tuttavia, dopo questa breve parentesi durata una manciata di game, è stato un incredibile crescendo sinneriano che non ha lasciato scampo al pur volenteroso 32enne bulgaro.
Grisha si è tenuto a galla grazie a miracoli tennistici e alla prima di servizio, ma un errore marchiano di volèe alta di dritto sul finire dell’incontro certifica la frustrazione e la rassegnazione di un bulgaro impotente di fronte all’evidente superiorità manifestata dell’italiano per tutta la durata dell’incontro.
“Sono orgogliosissimo del risultato. Ho cominciato la settimana soffrendo un po’, non ho avuto tanto tempo per adattarmi a questi campi. L’inizio è stato difficile, proseguendo il torneo mi sono sentito sempre meglio e oggi penso di aver giocato bene” ha dichiarato l’azzurro a fine match.
Da oggi Jannik Sinner è il nuovo numero 2 della classifica ATP, prima volta in assoluto per il giocatore altoatesino e per il tennis di casa nostra. The Fox in questo momento è il giocatore più forte al mondo sul veloce, sia indoor che outdoor, e i risultati sin qui ottenuti lo certificano senza ombra di dubbio.
A breve partirà la sua stagione sul rosso dove il rosso azzurro ha pochi punti da difendere. È vero che il mattone tritato non è la superficie preferita, ma questo Jannik è talmente in fiducia e consapevole dei suoi incredibili mezzi che riuscirà probabilmente ad adattare il suo tennis di pressione crescente anche alle superfici lente.
Magari non vincerà Roma o Parigi – o forse sì? – ma credo che porterà a casa tanti bei punticini che entro l’anno lo aiuteranno a diventare il primo connazionale nella storia del tennis a svettare nel Ranking ATP: Jannik Sinner, Italia, numero 1 del mondo. Ma quanto suonerebbero bene queste parole, non siete d’accordo con me?