Nella terza giornata degli Us Open caratterizzata dal caldo eccessivo, il primo dei due tennisti azzurri ad affrontare il proprio match di secondo turno è stato Lorenzo Musetti, opposto per la quarta volta a Miomir Kecmanovic, che all’esordio ha beneficiato del ritiro all’inizio del quinto set di Nishioka, costretto a lasciare il campo in sedia a rotelle a causa dei crampi. Manifestando troppa insicurezza da fondocampo e non assumendo mai il comando degli scambi, Musetti è stato costretto subito ad inseguire nel punteggio il serbo, che ha conquistato un break nel terzo game, agevolato da due doppi falli del toscano, e un altro sul 5-3 in suo favore, che ha determinato la conclusione del parziale.
Alla ricerca della fiducia che lo ha contraddistinto negli ultimi mesi, il classe 2002 nel secondo set ha approfittato del quinto game disastroso del serbo, che gli è valso il break, consolidato sul 4-2 rimontando da 0-30. Dopo non aver concretizzato la chance del doppio break, ha difeso il vantaggio fino al 6-4 con cui ha ristabilito l’equilibrio, non senza patemi. Nel terzo, il serbo ha dovuto gestire dei turni al servizio molto complicati: alternando errrori gravi e ottimi vincenti, ha annullato tre palle break per poi capitolare sul 3-3. Musetti, tuttavia, ha incassato l’immediato controbreak, che non ha compromesso le proprie speranze: l’azzurro, infatti, nella fase più delicata ha messo a segno un break a zero e successivamente conquistato il set 6-4, suggellato con un ace e completando il recupero da 30-40.
In seguito a una partenza negativa in cui si è trovato sotto 2-0, la testa di serie numero diciotto ha sfoderato il suo miglior tennis mediante cui ha riportato il punteggio in parità. Il crocevia del set si può identificare nella palla break cancellata sul 2-2 dal serbo, che ha vinto quattro game di fila, alzando notevolmente il proprio livello e portando il match al set decisivo. Con un pubblico sempre più numeroso e coinvolto, la sfida ha acquisito il pathos tipico dei primi turni di uno Slam da vivere sui campi secondari, ricchi di capovolgimenti e privi di un vero favorito.
Giunto sul 2-0 grazie a uno splendido passante di rovescio incrociato, Musetti è stato travolto dalla potenza dei colpi di Kecmanovic, che non è sembrato intaccato dalle poche energie residue. Salvatosi da 15-40 nel settimo game, Lorenzo ha prima cancellato due match point sul 4-5 e poi conseguito il break in un game estenuante, con entrambi gli avversari stremati. Dopo tre ore e quarantasette minuti, il numero due italiano ha celebrato la quinta vittoria al quinto set in carriera e l’approdo per la seconda volta al terzo turno a Flushing Meadows, in cui affronterà lo statunitense Nakashima, battuto al Queen’s in questa stagione.
Al trionfo di Musetti ha fatto seguito la sconfitta di Matteo Berrettini contro Taylor Fritz, testa di serie numero dodici del tabellone. Nel primo set, l’ex semifinalista di questo torneo ha smarrito la prima di servizio nel quarto game, che ha indirizzato il parziale vinto 6-3 dallo statunitense. Il tiebreak del secondo, dominato 7-1 da Fritz, si è rivelato determinante per le sorti dell’incontro, totalmente in controllo del tennista di casa, sempre propositivo in risposta ed estremante solido. Con un perentorio 6-1, è approdato tra i migliori trentadue cedendo solo otto punti nei turni di battuta, un dato che evidenzia la grande prestazione a cui non ha potuto trovare delle contromisure Berrettini. Il prossimo avversario di Fritz sarà l’argentino Francisco Comesaña.