Dopo un match a senso unico, è toccato al finalista Anderson rilasciare le prime dichiarazioni su un Arthur Ashe ancora gremito. All’inizio, come da tradizione, il sudafricano ha usato parole al miele per il suo avversario: “Rafa, per me sei stato un idolo, ti seguo da sempre e hai dimostrato di essere uno dei migliori ambasciatori del nostro sport. Grazie per questo”. Kevin ha poi riflettuto sul suo tennis e sul suo torneo: “È stato bellissimo raggiungere la prima finale Slam, devo ringraziare la USTA per l’organizzazione, il mio team, la squadra dell’università dell’Illinois e tutti voi, che mi avete sostenuto in queste due settimane. È stato fantastico anche l’incoraggiamento dal Sudafrica, e voglio dire grazie specialmente alla mia famiglia e ai miei genitori, che mi hanno introdotto a questo sport. Non avrei mai pensato di giocare questa partita, non è il risultato che volevo, ma tornerò. Questo risultato è arrivato dopo tantissime emozioni, continuerò a lavorare duro e spero di avere altre occasioni come questa. Ma ora penso giorno per giorno.”
È arrivato poi il momento del vincitore, un Nadal con il Centrale ai suoi piedi. Anche Rafa ha iniziato facendo le congratulazioni al proprio avversario: “Sono state due settimane speciali, ma per prima cosa voglio congratularmi con Kevin. Sei un esempio per tutto il circuito e per molti bambini, complimenti a te e al tuo allenatore, contro cui tra l’altro ho giocato a Wimbledon (Neville Godwin, ndr). Anche Nadal ha poi parlato delle sue sensazioni durante questi US Open: “Vincere questo torneo mi fa sentire alla grande, mi dà un’incredibile energia. Grazie alla vita che mi ha dato questa opportunità, al mio team e agli US Open, che sento un po’ come casa mia.” Nadal è poi passato a parlare di suo zio, all’ultimo anno nel suo angolo: “Un immenso grazie anche a mio zio Toni, non dimenticherò mai ciò che ha fatto per me, senza di lui non avrei mai giocato a tennis. È stato stupendo avere vicino a me una persona che mi ha reso più forte, ed è sicuramente una delle persone più importanti della mia vita.” Chiosa sulle catastrofi naturali di questi giorni da parte di Nadal, sempre lucido e attento a ciò che accade nel mondo: “Vorrei anche parlare del terremoto in Messico e dell’uragano che sta colpendo la Florida, sono vicino a tutti, sono eventi che non possiamo controllare.”