Si è da poco concluso il match che sull’Arthur Ashe, ha chiuso anche la sessione serale dei quarti di finale degli US Open. Per quanto riguarda la parte bassa del tabellone, nella notte americana (primissima mattina in Italia) si sono fronteggiati l’americano Sam Querrey e il sudafricano Kevin Anderson, autore dell’eliminazione del nostro Paolino Lorenzi; in dieci anni di precedenti, prima della partita odierna Querrey era in vantaggio per nove vittorie a sei, anche se negli ultimi due match sul cemento a trionfare era sempre stata la testa di serie numero 28 del torneo.
PRIMO SET – Come da copione, nella prima frazione si è giocato davvero poco, in quanto ad instradare il match sono stati gli ace piovuti copiosamente da entrambe le parti (alla fine se ne conteranno 20 per il californiano e 22 per Anderson), o comunque le prime di servizio, che per quanto riguarda Querrey sono state spesso seguite da discese a rete. Dopo i primi dodici games senza reali occasioni di break né da una parte né dall’altra (mai un gioco si è infatti trascinato fino ai vantaggi), il tie-break è stato il naturale giustiziere del primo parziale: nonostante l’iniziale e cospicuo vantaggio del tennista di casa, Anderson è riuscito a rimettere in piedi il set anche grazie a tre errori non forzati di Querrey nel momento cruciale. Il sudafricano ha quindi messo a segno ben cinque punti di fila, e un Sam che è sembrato quasi impotente si è trovato a cedere un set che sembrava ormai cosa fatta.
SECONDO SET – Il tie-break del primo set è stato probabilmente uno dei più importanti momenti del match. L’inizio stentato di Querrey, tramortito dall’andamento dello scorso set, ha mandato Anderson in vantaggio per 4-2, dopo un break-point trasformato con un potentissimo smash che ha costretto il californiano all’errore nel colpo successivo. Il giocatore di casa è però riuscito due games più tardi a riportare la situazione in parità, in quanto ha fermato Anderson al 30 sul suo turno di battuta, strappandogli così il servizio. Anche in questo caso, si è andati al tie-break, e anche in questo caso, l’americano sembrava dovesse cavarsela con estrema facilità, dato che si è trovato con cinque palle del set dopo soli sette punti. Ma il ritorno di Kevin stava per far rivivere a Querrey l’incubo del set precedente: tra servizi vincenti e potenti colpi da fondo, il sudafricano è riuscito incredibilmente a riportare la situazione in parità, salvo poi lasciarsi sopraffare per 11-9. Situazione di parità quindi ristabilita.
TERZO SET – Dopo poco meno di due ore di gioco, si è quindi disputato un terzo set che ha seguito un copione diverso rispetto ai due giocati in precedenza: è infatti arrivato, al sesto gioco dell’incontro, il break decisivo, che ha orientato le sorti della quarta frazione. Sul turno di battuta di Querrey, Anderson è riuscito ad arrivare ai vantaggi, e su una seconda di servizio il sudafricano ha risposto forte e profondo, cosicchè Sam è stato costretto a mandare il colpo successivo in rete e a concedere dunque il break, che è stato accompagnato dal “c’mon” di Anderson che è risuonato nell’Arthur Ashe, ormai mezzo vuoto per l’ora tarda. I successivi turni di battuta non hanno visto break point, e il set si concluso con un gran dritto lungolinea di Kevin che ha portato a casa il parziale col punteggio di 6-3 in 39 minuti, ed è quindi ritornano in vantaggio nel computo totale dei set.
QUARTO SET – Manco a dirlo, il quarto set è stato deciso al tie-break. Dopo una frazione in cui comunque entrambi hanno mostrato degli ottimi colpi da fondo campo e in cui non ci sono state palle-break, è stato appunto il tie-break del quarto a decretare il vincitore del set e del match. Dopo la spartizione più o meno equa dei primi punti, Anderson ha trionfato al primo match point, che si è giocato su ritmi forsennati e che ha visto Querrey mandare il dritto di contenimento dell’attacco di Anderson oltre la riga di fondo. La semifinale sarà quindi Pablo Carreno-Busta contro Kevin Anderson; il nativo di Johannesburg riporta il Sudafrica alle semifinali di un torneo dello Slam: l’ultimo suo connazionale a riuscirci era stato Wayne Ferreira agli Australian Open del 2003.
US Open, quarti di finale:
[28] K. Anderson b. [17] S. Querrey 7-6(5) 6-7(9) 6-3 7-6(7)