Sale a diciannove il numero di slam vinti da Rafael Nadal. Nulla ha potuto un ottimo Daniil Medvedev, sconfitto nuovamente in finale dal maiorchino dopo la finale di Montreal. Gestione eccellente del match da parte di Nadal nei primi due set, dopodiché lo spagnolo si è rivelato meno concreto mentre il livello di Medvedev è salito in maniera vistosa.
Si tratta del quarto successo dello spagnolo agli US Open, dopo quelli del 2010, del 2013 e del 2017. Grazie a questo successo, Rafa Nadal si avvicina a Novak Djokovic nel ranking: sono circa 600 i punti che li separano.
IL MATCH – Primi games tutt’altro che semplici per i giocatori al servizio, costretti ad annullare delle palle break. Il primo set procede sulla scia del servizio fino al 6-5* a favore di Nadal, prima del game fatale al russo. Nel momento cruciale, nel game che avrebbe portato Medvedev al tie-break, lo spagnolo ha alzato il ritmo in risposta e ha strappato la battuta, e di conseguenza il set, al ventitreenne di Mosca.
Diverso l’andamento del secondo set, passato nelle mani di Nadal già dal sesto game. Il servizio di Medvedev, anche a causa dell’ottima livello della risposta di Nadal, non è stato al livello degli altri giorni, e nonostante le statistiche a suo favore, il russo è stato costretto a cedere anche il secondo set.
Equilibratissimo il terzo set, che dapprima ha visto il maiorchino in vantaggio di un break, ceduto immediatamente. Fatale un errore da parte di Nadal su uno smash tutt’altro che impossibile al termine di uno scambio lottatissimo.
Bravo Medvedev a non scomporsi e a non mollare fino all’ultimo momento, nonostante il netto svantaggio nel punteggio. Con una serie di grandi punti il russo riporta il match in parità fino ad arrivare addirittura in vantaggio sul 5-4*.
I due continuano a tenere il servizio fino al 6*-5 a favore di Medvedev, ma sorprendentemente il primo a cedere è lo spagnolo. Gli scambi si allungano e l’intensità sale, tuttavia Medvedev inizia a trovare il timing giusto e mette in estrema difficoltà Nadal. Il numero due del mondo perde la battuta e il set, dando l’impressione di non poter far fronte ad un Medvedev in trance agonistica.
Anche il quarto set continua sulla stessa scia della fine del terzo, con il russo nettamente superiore negli scambi da fondo campo. Troppe le difficoltà di Nadal, che nel momento topico, sul 5-4* perde ancora una volta la battuta e il quarto set, riportando il match in equilibrio dopo essere stato avanti di due set e un break.
Il quinto e ultimo set si apre con l’ennesimo game complicato alla battuta per Rafa Nadal, che recupera da 15-40 e salva ben tre palle break. È questo il game cruciale che segnerà la svolta nel match. Lo spagnolo si carica, sale di livello e mette pressione a Medvedev, che tenta ogni soluzione possibile ma commettendo errori parecchio vistosi.
Sono due i break di vantaggio per Nadal, che ha la possibilità di chiudere sul 5*-2. In uno dei game più intensi e faticosi del match, Nadal si trova sotto 30-40, riceve un time violation sulla palla break, è costretto a servire la seconda e commette doppio fallo, dimezzando lo svantaggio di Medvedev.
Sul primo match point Medvedev trova un rovescio lungolinea fulminante in uscita dal servizio, mentre sul secondo tenta un serve and volley sulla seconda di servizio su cui Nadal non riesce a rispondere. È il servizio a salvare il russo, che si porta sul 4-5*.
Nadal salva una palla break sul 30-40 e chiude finalmente dopo 4 ore e 49 minuti, portando a casa il suo diciannovesimo slam.