Us Open: Sinner ad un passo dal sogno americano, in finale sfiderà Fritz

(Photo by Matthew Stockman/Getty Images)

Quando qualche settimana fa avevano condiviso il campo, partecipando come coppia al tabellone di doppio del Masters 1000 di Montreal, Jannik Sinner e Jack Draper difficilmente avrebbero immaginato di sfidarsi sull’Arthur Ashe Stadium in un match che mettesse in palio la finale dell’ultimo Slam stagionale. L’altoatesino è diventato il primo italiano a disputare una semifinale nei quattro Major attraverso un percorso impeccabile, superando anche gli ostacoli rappresentati da media, colleghi e opinione pubblica che è stato costretto a gestire nei giorni che hanno preceduto l’inizio degli Us Open.

Il nativo di Sutton classe 2001, invece, può essere facilmente identificato come il protagonista dell’exploit più inatteso, nonostante gli ottavi conquistati lo scorso anno e un talento impossibile da ignorare per chi segue con costanza il circuito maggiore; senza concedere alcun set finora, inoltre, si è assicurato l’ingresso in top 20. Nell’unico precedente tra i due, risalente al Queen’s nel 2021, a prevalere fu il britannico, che sorprese da wild card una versione ancora inesperta sull’erba dell’attuale numero uno del mondo.

Sin dall’avvio dell’incontro, entrambi hanno imposto ritmi elevati da fondocampo, mostrandosi risoluti in battuta, grazie a efficienti variazioni, fino al 3-3. Nel settimo game, infatti, la carenza di prime di Draper ha comportato il break di Sinner, che tuttavia ha patito il controbreak immediato, commettendo errori inusuali. Il parziale, rivelatosi sempre più intricato, ha avuto una svolta sul 5-5: nel game più lungo, agevolato da tre doppi falli dell’avversario, Sinner ha ottenuto il break decisivo per appropriarsi del set 7-5, con il successivo game vinto a zero.

L’equilibrio è proseguito nel secondo set, caratterizzato da scambi sfiancanti in cui l’italiano è il britannico hanno liberato la potenza devastante dei loro colpi. Draper ha dovuto cancellare cinque palle break nei suoi primi tre turni al servizio, facendo ricorso anche al serve and volley, e non ne ha concretizzata una in suo favore per un errore forzato di dritto. Sul 4-4, nonostante un favoloso passante con cui ha guadagnato il punto, in seguito ad una caduta che lo ha preceduto, causata dalla perdita di appoggi su un recupero retrocedendo dietro la riga di fondo, Sinner ha riscontrato un problema al polso sinistro. Al cambio campo sono intervenuti sia il fisioterapista per lui, sia il medico per Draper, che ha sofferto l’umidità, malridotto a tal punto da stimolare il vomito.

Giunti sul 6-6, Sinner ha prevalso con la lucidità e la gestione sapiente dei momenti chiave di cui è ormai esperto: salito sul 4-0, ha incassato il secondo set vincendo 7-3 il tiebreak, il quindicesimo degli ultimi sedici. Nel terzo, Draper ha palesato un evidente calo fisico, salvandosi nel secondo game ma cedendo successivamente contro un implacabile Sinner, che in poco più di tre ore ha trionfato con il punteggio di 7-5 7-6 6-2. Tra le statistiche del match, bisogna sottolineare per Jannik il 65% di prime, il 74% di punti vinti con la seconda e quattordici vincenti in più di Draper. In virtù di questo successo, per la prima volta un tennista italiano è approdato nell’ultimo atto degli Us Open e domenica scenderà in campo per la sua seconda finale in uno Slam nel suo magico 2024.

Sinner affronterà Taylor Fritz, che in tre ore e diciotto minuti ha sconfitto per la settima volta carriera in otto precedenti Frances Tiafoe, con il punteggio di 4-6 7-5 4-6 6-4 6-1. Il bilancio degli scontri diretti si attesta sulla parità, con una vittoria a testa sempre nel torneo di Indian Wells: nel 2021 Fritz si impose in due set, due anni dopo Jannik lo batté al terzo.

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