Inevitabile partire dalla notizia del giorno, ovvero la prematura uscita della tds n. 4, il giapponese Kei Nishikori per mano del talentuoso Benoit Paire. Una partita di grande equilibrio, un confronto di stili accentuato, e quindi gli ingredienti giusti per divertirci. Tra i giocatori non compresi nel seeding Paire era certamente l’avversario più pericoloso. Questo va detto a scusante, parziale, del giapponese, che gravato dei punti da difendere per la finale dello scorso anno, non ha sicuramente giocato a braccio sciolto, diversamente dal francese che ha sciorinato un tennis di grande levatura soprattutto nel primo set. Riavutosi dallo shock, il giapponese ha cominciato a macinare il suo gioco, con lunghi palleggi sulla diagonale del dritto cui Paire cercava di sfuggire con palle corte, talvota sciagurate: questo il copione del seconco e terzo set. Nel quarto Paire va sotto di un break subito, poi recupera e porta il suo quotato avversario al tie-break, nel quale pare non avere chances, visto che Nishikori si porta avanti per 3-0 e poi 6-4. Due match-point dunque, che però la tds n. 4 decide di mandare bellamente alle ortiche, subendo un parziale di 4-0 che riapre il match. Paire, rivitalizzato dall’incredibile regalo, parte deciso al servizio nel quinto set, fa il break al settimo game e porta a casa la partita al primo match point senza alcun indugio, con un ace. Perentorio. Nishikori deve prendersela solo con se stesso, mentre Paire, per una volta, raccoglie frutti del suo incredibile talento.
Marin Cilic supera il primo ostacolo nella difesa (ardua) del suo titolo battendo un buon Guido Pella, argentino che poco frequenta i campi veloci ma che ha proposto un bel tennis, specie col servizio nel secondo e terzo set, dopo aver perso facilmente il primo. Due tie-break nei quali però la risposta incisiva di Cilic ha avuto la meglio, beneficiano di un calo dell’argentino proprio nel fondamentale di apertura. Emblematico il doppio fallo sul match point.
Esordio positivo anche per il canadese Milos Raonic che ha svolto il suo compitino con precisione chirurgica contro Tim Smyczek, bravo ad opporsi al suo avversario nei primi due set e specie nel secondo, deciso in un tiratissimo tie-break vinto da Raonic di forza. Nel terzo set pochissima storia, con il canadese che passeggia per 6-1. Stesso discorso per Goffin su Bolelli (la cronaca la trovate qui insieme a quelle delle partite degli italiani) e Dimitrov che è parso centratissimo contro l’australiano Ebden, che ha raccolto le briciole nei tre set che sono serviti al bulgaro per raggiungere il secondo turno.
Apparso in buona forma Jo-Wilfried Tsonga, nonostante il suo avversario abbia opposto una scarsissima resistenza. Il francese ha servito in modo davvero notevole, verticalizzando il gioco spesso dietro il dritto. Da tenere d’occhio durante il torneo. Feliciano Lopez ha faticato solo un set contro il qualificato Basilashvili, che è poi crollato sia al servizio che in risposta. Mai in partita, invece, Michael Berrer contro un Tommi Robredo che non ha regalato niente, specie al servizio.
Finora due soli match andati al quinto set. Curiosamente quello del giocatore più anziano in tabellone, ovvero Tommy Haas, che dopo una bella partenza contro Fernando Verdasco, ha subito il suo ritorno nel secondo set, perso malamente. Nel terzo il tedesco sfoderava un buon servizio che gli consentiva di vincere il tie-break, ma a costo di un grosso dispendio di energie, ormai rimaste al lumicino per il quarto e quinto parziale, portati agevolmente a casa da un Verdasco non al meglio in questo 2015. Vittoria del lituano Ricardas Berankis che vince in volata un match difficile contro il portoghese Joao Sousa, bravo a rientrare da un parziale di due set a zero, giocando con molta applicazione.
Qualche incidente di percorso per giocatori che da favoriti hanno però perso un set. Parliamo di Sergiy Stakhovsky contro John Millman, di Mardy Fish contro il volenteroso Marco Cecchinato.
Infine, numerosi i ritiri di giornata. Se si poteva intuire quello di Radek Stepanek, giocatore ultra trentenne che però rientrava da una infortunio, curioso quello dello spagnolo Pablo Andujar, sul punteggio di due set pari contro Teymuraz Gabashvili. Si ritira anche il rappresentante di Taipei, Lu, contro Kukushkin, nonché Florian Mayer sull’orlo della sconfitta contro Martin Klizan.
Risultati:
Benoit Paire (FRA) d. Kei Nishikori (JPN) [4] 64 36 46 76(6) 64 – saved 2 MP
Marin Cilic (CRO) [9] vs. Guido Pella (ARG) 6-3 7-6 7-6
Milos Raonic (CAN) [10] d. Tim Smyczek (USA) 64 76(8) 61
David Goffin (BEL) [14] d. Simone Bolelli (ITA) 64 61 62
Grigor Dimitrov (BUL) [17] d. Matthew Ebden (AUS) 64 62 64
Feliciano Lopez (ESP) [18] d. Nikoloz Basilashvili (GEO) 76(5) 61 63
Jo-Wilfried Tsonga (FRA) [19] d. Jarkko Nieminen (FIN) 63 61 61
Andreas Seppi (ITA) [25] d. Tommy Paul (USA) 64 60 75
Tommy Robredo (ESP) [26] d. Michael Berrer (GER) vs. 6-2 6-2 6-4
Jeremy Chardy (FRA) [27] vs. Ryan Shane (USA) 6-2 6-1 6-7(6) 6-2
Mardy Fish (USA) d. Marco Cecchinato (ITA) 67(5) 63 61 63
Fernando Verdasco (ESP) d. Tommy Haas (GER) 36 61 67(3) 63 61
Mikhail Kukushkin (KAZ) d. Yen-Hsun Lu (TPE) 63 63 30 ret.
Sergiy Stakhovsky (UKR) vs. John Millman (AUS) 6-1 3-6 7-6 (3) 6-4
Martin Klizan (SVK) d. Florian Mayer 6-7 6-3 6-3 3-0 rit.
Marcel Granollers (ESP) d. Lukas Lacko (SVK) 62 63 61
Marsel Ilhan (TUR) d. Radek Stepanek (CZE) 60 26 64 32 rit.
Evgeny Donskoy (RUS) d, Lucas Pouille (FRA) 6-2 6-7 6-2 6-4
Ricardas Berankis (LTU) d. Joao Sousa (POR) 62 62 46 26 76(4)
Teymuraz Gabashvili (RUS) vs. Pablo Andujar (ESP) 7-6(6) 0-6 4-6 6-4 rit.