USTA guarda al futuro: inaugurato un centro d’allenamento all’avanguardia

100 campi da tennis, il più grande centro d'allenamento del mondo, un'occasione unica per i numerosi giovani talenti americani

Sono passati 14 anni da quando Andy Roddick vinse gli US Open. Roddick, è stato l’ultimo tennista a stelle e strisce a vincere un titolo del Grande Slam. Da allora il vuoto, per il tennis americano.  Se, oggi, scorriamo il ranking ATP dobbiamo arrivare fino alla diciannovesima posizione per trovare il primo americano,  John Isner.  Il tennis in America attrae, oggi, meno giovani del calcio. Semplicemente assurdo se andiamo indietro all’era di Sampras ed Agassi, appena venti anni fa.

IL CAMPUS. Gli americani quando si mettono in testa una cosa, però,  difficilmente non vi riescono. Sopratutto, quando si tratta di fare le cose in grande. In questi giorni, l’USTA, Unites States Tennis Association,  ha inaugurato  il nuovo centro d’allenamento federale a Orlando, in Florida. Il corrispondente della nostra Tirrenia per capirci. A fronte di un investimento di 60 milioni di dollari, su una superficie di 64 acri nella zona del lago di Nona, sono stati realizzati la bellezza di 100 campi da tennis, di cui sei in terra rossa, direttamente importata dall’Europa. Alcuni di questi cento campi sono dotati di una tecnologia intelligente che fornisce video e dati che possono essere utilizzati per analizzare il gioco di un giocatore.

CHRIS EVERT. “È una Mecca per il tennis americano”, ha dichiarato la 18 volte vincitrice Slam, Chris Evert, che era al sito per la cerimonia di inaugurazione. “È il più grande campus di tennis in America e  forse nel mondo,” ha dichiarato la Evert. “Ho visitato parecchie academy e centri di tennis nazionali in altri paesi e non credo di avere visto mai nulla di simile. Potrebbe fornire una spinta per  rilanciare il tennis maschile in questo Paese.”

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JAMES BLAKE. Il nuovo centro offre opportunità per tutte le fasce di giocatori, dai principianti ai professionisti.  Come sottolinea James Blake “Questa sarà una grande opportunità per tutti i giovani tennisti a stelle e strisce: Taylor Fritz, Tommy Paolo, Francisc Tiafoe,  Reilly Opelka, Jared Donaldson… Il campus inoltre“, continua Blake, “potrà servire come attrattiva verso il mondo del tennis. Oggi in America i migliori atleti del gravitano verso il basket, il calcio o verso il baseball.  Mi piacerebbe vedere il tennis americano nuovamente in salute. Basterebbero due campionissimi per rilanciare tutto il movimento. Per il tennis femminile è diverso, con le sorelle Williams ci sono ancora emozioni. Ma non si intravede un ricambio.”

PRESIDENTE USTA. Come dichiara il presidente della USTA, Katrina Adams, è stato fatto un investimento strategico per incrementare il lavoro di squadra tra i professionisti del tennis americano. “Questo è l’unica cosa che chiediamo ai nostri atleti, sentirsi parte della squadra. Se sei un americano, sei parte del Team USA. Ovunque tu sia fai parte del team USA. E’ emblematico il lavoro di squadra fatto tra le giocatrici più giovani come Madison Keys, Christina McHale… ma non solo. Anche i ragazzi si muovono in tal senso.  Quando vengono qui per allenarsi o si spostano per i tornei, sono Team USA. Non si tratta di n°1 o del n°2 o del n°3. Sono in viaggio insieme, mangiano insieme, sono sui social media insieme. C’è ora una fratellanza che non c’è stata negli ultimi anni.” Conclude la  Adams.

JIM COURIER. Anche Jim Courier la pensa così “Finalmente si respira l’aria del Team USA.” ha dichiarato il campione americano che è originario proprio di questi luoghi. “Senza dubbio è la migliore struttura nel mondo. Per molti anni, i giocatori di tennis a stelle e strisce sono stati distanti tra loro. Stare in team genera una sana competizione. Niente ha alimentato l’interesse verso i tennis femminile quanto Serena Williams. Se troviamo il suo alter ego maschile il gioco è fatto. Questi giocatori catturano l’immaginazione dei bambini e li attraggono verso il tennis. E non solo ora abbiamo una struttura con 100 campi, al caldo della Florida centrale che permetterà a chi vorrà emergere di poterlo fare.”

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