Master 1000 di Shanghai, ottavi di finale. Jannik Sinner opposto per la quinta volta in carriera al telefonista americano Ben Shelton, ottiene la sua quarta vittoria consecutiva, superando in due set il mancino USA col punteggio di 6-4 7-6 in 1 ora e 28 di gioco.
Sinner dice di essere stanco, Sinner fa capire che il ricorso WADA comunque non lo lascia tranquillo, Sinner in Cina va al cinema perché non ci si può allenare causa pioggia, Sinner entra in campo e vince.
Quattordicesimo quarto di finale consecutivo per Jan, numeri pazzeschi per un giocatore che non finisce mai di stupire. Effettivamente Ben Shelton non credo abbia ancora Ben capito perché oggi abbia perso.
L’americano non ha giocato male, anzi, ha giocato bene. Percentuali di prime palle nel primo set addirittura fantastiche (96%), sette palle break conquistate complessivamente, una sola palla break concessa nel corso del match.
Addirittura il giocatore Star & Stripes al servizio ha spesso messo in difficoltà l’italiano con palle corte velenose, sfruttando la posizione arretrata in risposta di Jannik. Eppure non ce l’ha fatta, ha perso ancora. Purtroppo per lui, oltre la rete, il suo avversario oggi si chiamava Jannik Sinner, Numero Uno al Mondo mica per niente.
Le sette palle break a favore di Ben sono state annullate dalla bravura dell’italiano, l’unica palla break a sfavore in tutto il match gli è costata il primo set e nel secondo set, l’americano ha dovuto subire la forza di Sinner nel tiebreak decisivo, subendo dall’uno a zero in suo favore addirittura sette punti consecutivi, messi a referto dall’altoatesino.
Tre sono stati i momenti chiave dell’incontro che hanno consentito all’azzurro di far sua la sfida odierna.
Primo capolavoro: Jannik strappa sul 4 pari del primo set la battuta all’avversario che fino ad allora era stato ingiocabile sul proprio servizio.
Secondo capolavoro: sul 4-3 a favore di Shelton del secondo set, Sinner si trova in svantaggio per 0-40, in pratica tre set point in pectore per l’avversario. Ma Jan dice no: vince uno scambio in pressione, inanella 3 ace di fila, un servizio vincente e spegne ogni speranza di vittoria nel cuore di Shelton.
Terzo capolavoro: tiebreak decisivo del secondo set, giocato in un crescendo sinneriano di potenza e volontà di vittoria.
Questo significa essere il Numero Uno al Mondo: sconfiggere l’avversario che sta giocando benissimo con il marchio di fabbrica dei tennisti fenomeni, ossia cancellare le occasioni favorevoli altrui e concretizzare le proprie, al momento giusto.
Prossimo rivale per Jannik, il russo Daniil Medvedev: quattordicesima sfida con il giocatore moscovita, in vantaggio per 7-6 negli scontri diretti. Fino a Pechino 2023, il russo dominava nei precedenti con un risultato tennistico, 6-0, ma da allora Sinner ha collezionato addirittura 6 vittorie negli ultimi 7 match. La loro prossima sfida sarà il terzo quarto di finale di fila tra i due, dopo Wimbledon e US Open.
Daniil si è lamentato platealmente delle palline utilizzate a Shanghai, dicendo che favoriscono molto Alcaraz e Sinner. Diciamo che in realtà Jan si favorisce da solo in campo, grazie alle sue indiscusse doti di tennista, ma se fossero fondate le critiche di Medvedev l’ormai classifica sfida Sinneraz in semifinale potrebbe essere ormai alle porte.