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“ATP FINALS? NON IL PRIMO OBIETTIVO” – In conferenza stampa lo spagnolo, che affronterà il serbo Viktor Troicki ha fatto un bilancio di questo 2016: “Non sono soddisfatto per come è andata questa stagione – ha dichiarato -, perché principalmente sono stato infortunato per due mesi e mezzo e ho saltato alcuni tornei molto importanti. Quando poi si torna in campo senza allenamento e partite sulle gambe, è dura fare bene. Sono felice per come ho giocato tra i tornei di Indian Wells e il Roland Garros, quello sì. In quel periodo ho giocato un tennis di alto livello, avevo lavorato duramente per ritornare a giocare in quel modo”. L’obiettivo attuale di Nadal è senza dubbio quello di accedere al Master di fine anno, anche se non è quello principale: “Ora voglio finire l’anno nel modo migliore possibile, soprattutto per essere pronto per il 2017. Le ATP Finals non sono un’ossessione: certo, farò di tutto per poter partecipare, ma questo finale di stagione è soprattutto una preparazione in vista dell’anno prossimo. Quello che voglio ora è sentirmi bene in campo – ha aggiunto – e divertirmi giocando a tennis. Farò di tutto per tornare al livello che avevo prima dell’infortunio” al polso.
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WAWRINKA: “ADORO IL TENNIS” – Un altro dei grandi protagonisti presenti nel Master 1000 di Shanghai è senza dubbio Stan Wawrinka, che quest’anno ha stupito tutti aggiudicandosi il suo terzo Slam agli Us Open, battendo in finale Novak Djokovic. Il secondo tennista svizzero più forte di sempre ha parlato del suo amore per il tennis che a 31 anni lo motiva a fare meglio e porsi nuovi obiettivi: “Adoro questo sport, mi piace allenarmi e disputare le partite, sia che vinca o che perda. Certo, anche se ho 31 anni non avrebbe proprio senso smettere ora. Alla mia età è vero, si è un po’ anziani per lo sport, ma ancora molto giovani nella vita. Voglio divertirmi il più possibile”. Stan ha anche risposto a una domanda sul suo peso: il n. 3 al mondo pesa infatti 81 chili ed è alto 1.83 cm., forse un po’ troppo rispetto alla media dei tennisti ATP: “Ne ho discusso con i nutrizionisti e con il mio preparatore atletico, Pierre Paganini, e abbiamo concluso che per il mio tipo di tennis è necessario avere un certo peso. Certo, è vero anche che in questo sport bisogna essere molto agili e veloci…”.
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“FEDERER GIOCHERA’ ANCORA PER ANNI” – Stan, impegnato al secondo turno di Shanghai contro il britannico Kyle Edmund, è poi tornato a parlare di Roger Federer, assente dai campi da luglio scorso per motivi fisici. “Credo e spero che giochi per altri 3 o 4 anni”, si è augurato. Secondo il n. 3 al mondo il primato di 17 Slam del connazionale difficilmente verrà superato dal n. 1 del mondo Novak Djokovic, o almeno è ancora presto per dirlo: “A Nole mancano 5 Slam per arrivare a 17 e non è certo scontato che lo faccia. Due anni fa molti dicevano che Nadal avrebbe superato presto Roger, ma non è successo. Non vale la pena parlarne ora”. Wawrinka ha disputato tre finali Slam, tutte vinte: due contro Novak Djokovic (Roland Garros 2015 e Us Open 2016) e contro Rafael Nadal (Australian Open 2014). Sul perché il n. 1 serbo sia riuscito a dominare il ranking ATP per così tanto tempo, Stan osserva: “Un vero e proprio motivo non c’è. Tanti campioni nel corso degli anni hanno avuto il loro periodo di dominio incontrastato. La cosa più incredibile è che Roger, Rafa e Novak detengono praticamente tutti i record della storia del tennis, ed è pazzesco che tutti e tre appartengano alla stessa era”. Stan ha infine parlato della maggiore considerazione riservata ai top-player rispetto agli altri giocatori, a mesi di distanza dalle dichiarazioni del lettone Gulbis, il quale aveva lamentato che ora è molto più ignorato rispetto a quando era top-ten, nel 2014: “E’ naturale che campioni come Federer abbiano tutti i privilegi, se li sono guadagnati nel corso degli anni. Anche io ho il mio posto nel tennis che conta, avendo vinto tre Slam e una Coppa Davis. So bene comunque che c’è molta differenza tra chi è top-player e chi non lo è”.
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MURRAY: “IO N. 1? FARO’ DI TUTTO, MA SARA’ DURA” – Presente a Shanghai anche Andy Murray, vincitore quest’anno alle Olimpiadi di Rio e a Wimbledon, che mercoledì affronterà al secondo turno l’americano Steve Johnson. Murray, fresco della vittoria a Pechino contro il bulgaro Grigor Dimitrov, è molto felice del suo rendimento: “A Pechino è andata benissimo, non avevo molte aspettative dato che son arrivato lì tardi e non mi ero allenato molto”. Murray nelle prossime settimane ha un grande obiettivo, che rincorre ormai da anni, la prima posizione mondiale. Attualmente Muzza è a 3.695 punti dal n. 1 Djokovic: un divario ancora ampio, certo, ma che potrebbe assottigliarsi nei prossimi mesi. “Farò di tutto per salire in cima – ha dichiarato -, ma certo sarà difficile, e poi sono ancora lontano da Novak, che sono sicuro che finirà bene la stagione. In Asia ha giocato benissimo in tutta la sua carriera, a Pechino ha vinto sei volte e qui a Shanghai tre. Io spero di continuare così e giocare un buon tennis. Poi si vedrà”.
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