Stanislas Wawrinka è intervenuto in qualità di ospite alla versione francese del celebre programma 20 minutes, dove gli sono state poste diverse domande riguardo alla sua performance agli scorsi Australian Open, alla sua preparazione atletica in vista di Rio e riguardo alla corruzione nel mondo del tennis.
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Per quanto riguarda l’Australia e il “Wawrinka Open” (aka Chennai, che ha vinto per ben 4 volte, compreso quest’anno) è già tutta acqua passata: “Sto bene, sono tornato a casa e mi sto preparando per i prossimi tornei. Prima Marsiglia, poi Dubai e infine i Master 1000 del cemento americano. Volevo dare il meglio a Melbourne ma Raonic ha meritato. Il risultato è stato giusto“.
L’obiettivo dello svizzero è quello di ogni tennista: “Dare il meglio nei prossimi tornei. Voglio giocare e vincere il maggior numero di partite e tornei.” Si evince quindi che Wawrinka non ha cambiato programma rispetto agli anni passati; molte partite, molti punti, molti tornei 250 e 500.
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Si precisa poi sulle Olimpiadi, il piatto forte di questo 2016: “La preparazione è la stessa di qualsiasi altro torneo. Siamo abituati a prepararci per il singolo, per il doppio o anche per entrambi. Quello che cambia è l’organizzazione dei tornei presso i quali giocare; è importante non sovraccaricare.” Per poi continuare: “Non ho deciso ancora niente di concreto. Per ora gioco solo il singolo. Se mi cimenterò nel doppio [una richiesta è giunta da Martina Hingis per esempio] sarà solo dopo che avrò saggiato la mia condizione fisica“.
Si arriva quindi al discorso spinoso: le partite truccate e la corruzione; tuttavia, come per la quasi totalità dei giocatori dell’ATP, la risposta giunge evasiva e melliflua. “Il nostro è uno sport pulito, ma è normale che succedano certe cose. Per quanto mi concerne cerco sempre di dare il meglio: desidero la miglior carriera possibile e il maggior numero di titoli possibile”. Insomma, tutti sanno, nessuno parla, tutti si vogliono bene e tutti danno il meglio…