C’è un clima di calma apparente che regna in questo momento nel circuito ATP, ma che potrebbe esplodere in qualsiasi momento. Infatti, le novità previste a breve termine, come l’introduzione del time clock in campo ed il numero delle teste di serie nei Grand Slam ridotte a 16, hanno già sollevato un bel polverone tra i giocatori, e formato diverse fazioni con opinioni differenti. In questo clima non certo rilassato, l’eterna discussione riguardo al calendario dei tornei continua a rivestire un ruolo fondamentale nel modo di vivere il tennis da parte dei protagonisti del circuito, e di certo alcune dichiarazioni rilasciate da Rafael Nadal dopo il suo ritiro per infortunio nei quarti a Melbourne contro Cilic, hanno ulteriormente alimentato la questione, creando pareri concordi e contrari fra i suoi colleghi.
Il maiorchino aveva infatti dichiarato, dopo il match con Cilic, che “Le alte sfere dell’ATP dovrebbero pensare un po’ di più alla salute ed al benessere fisico dei tennisti”.
A 32 anni, Stan Wawrinka non si è fatto sopraffare dalla frustrazione per essere stato molti mesi fuori dal circuito, ed analizza gli avvenimenti a sangue freddo, evitando di dare la colpa al calendario dei tornei: “Credo che molti degli infortuni della scorsa stagione siano dovuti al fatto che per molti anni abbiamo giocato al nostro massimo livello, ed è normale che ad un certo punto possiamo avere problemi fisici”, dichiara l’elvetico, che esordirà a quest’oggi nell’ATP 250 di Sofia, con l’obiettivo di ritrovare presto il suo miglior ritmo di gioco.Wawrinka, che pochi giorni fa aveva dichiarato in un’intervista di sentirsi ogni giorno sempre in condizioni migliori, lancia anche una frecciatina ai suoi colleghi che avevano recentemente criticato i vertici del tennis. “La cosa più importante è analizzare ogni caso singolarmente senza generalizzare, e, per i giocatori, adattarsi al calendario e scegliere attentamente quali tornei giocare, senza lamentarsi”, dichiarazioni in linea con quelle rilasciate da Roger Federer e Marin Cilic.
Sembra quindi che Rafa Nadal sia stato lasciato da solo, o quasi (Samantha Stosur ha recentemente dichiarato di essere d’accordo con il maiorchino) nella sua battaglia contro un calendario a suo parere con troppi tornei sulla terra.
Ad ogni modo, è ormai chiaro che fra i tennisti vi sono diverse opinioni e punti di vista su questo argomento, che potrebbe in futuro condizionare le decisioni della dirigenza mondiale del tennis. Wawrinka è stato abbastanza chiaro, ma molti suoi colleghi non si sono ancora pronunciati.