A vent’anni di distanza dal suo primo successo al Challenger di Napoli, Stan Wawrinka è tornato nel capoluogo campano con la stessa passione di sempre. Lo svizzero, tre volte campione Slam, è arrivato in anticipo per allenarsi sulla terra rossa del Tennis Club Napoli, dove prenderà parte al torneo Challenger 125 in programma fino al 30 marzo. Con lui, diversi volti noti del tennis italiano, tra cui Fabio Fognini, Luciano Darderi e Giulio Zeppieri. In questa occasione ha anche rilasciato un’intervista al quotidiano Il Corriere dello Sport.
Un ritorno tra i ricordi e una nuova sfida
Nel 2004, il giovane Wawrinka batté proprio Fognini al primo turno del Challenger partenopeo, un risultato che gli permise di entrare per la prima volta nella top 100. Oggi, alla soglia dei 40 anni, l’obiettivo è lo stesso: rientrare tra i primi cento del mondo e godersi il circuito finché il fisico lo permetterà. “Fu un grande momento per me, ricordo una bella atmosfera e spero ci sia tanta gente anche stavolta”, ha dichiarato al Corriere dello Sport.
L’età non sembra scalfire la voglia di competere dello svizzero, che trova ancora motivazione nelle emozioni del gioco e nel calore del pubblico. “La passione, le emozioni, giocare davanti ai tifosi, non importa quale sia la posta in palio. Voglio godermela fin quando è possibile”.
Il caso Sinner e il tema della trasparenza
Wawrinka non ha evitato di esprimersi sulla recente squalifica di Jannik Sinner e sulla causa intentata dalla PTPA contro i vertici del tennis mondiale. Pur senza entrare nei dettagli, ha sottolineato la necessità di maggiore chiarezza nei casi di doping. “Se guardiamo l’ultimo anno, due numeri 1 sono risultati positivi e noi giocatori l’abbiamo saputo soltanto diversi mesi dopo. Quello che chiediamo è trasparenza totale”.
Uno sport che, secondo lui, ha bisogno di ricostruire la propria immagine dopo anni di controversie. Nessuna polemica diretta, ma un auspicio chiaro: “Spero che le cose migliorino e che il tennis possa andare avanti in modo diverso”.
I don’t believe in a clean sport anymore …
— Stanislas Wawrinka (@stanwawrinka) February 15, 2025
Dal dominio dei Big 4 alla nuova generazione
Guardando al presente e al futuro del tennis, Wawrinka riconosce che l’era dei Big 4 (Federer, Nadal, Djokovic e Murray) sia stata un’epoca irripetibile. “La costanza che hanno avuto per vent’anni è qualcosa di difficilmente ripetibile”. Tuttavia, è entusiasta di vedere emergere nuovi campioni come Sinner e Alcaraz, di cui apprezza il talento e il gioco.
Sul suo colpo distintivo, il rovescio a una mano, non teme che possa scomparire definitivamente dal circuito. “Ci sarà sempre qualche specialista”, ha detto, citando Stefanos Tsitsipas come uno dei migliori interpreti attuali di questo colpo. Per il rovescio a due mani, invece, il suo voto va ancora a Novak Djokovic.
Il vero tennis è ovunque
A proposito delle parole di Andre Agassi, secondo cui il vero tennis si vive nei tornei Challenger, Wawrinka ha una visione più ampia: “Credo che il vero tennis sia a ogni livello. Arrivando qui a Napoli ho visto gente giocare nei circoli ed è così ovunque”. Un amore per il gioco che, a quasi 40 anni, continua a spingerlo in campo.
E chissà, magari il 28 marzo, giorno del suo compleanno e dei quarti di finale, sarà proprio a Napoli a festeggiare, ancora una volta con una racchetta in mano.