I tornei del Grande Slam sono sempre stati fonti di importanti occasioni per i giovani tennisti di affacciarsi nel tennis che conta e poter dire la loro nel ranking mondiale. Manca poco alla centoseiesima edizione dell’Australian Open, che si preannuncia un torneo molto interessante, visti i rientri di Djokovic, Murray, Wawrinka, Raonic e Nishikori. Tra i giocatori che saranno da tenere d’occhio nella competizione c’è sicuramente Thanasi Kokkinakis, australiano classe 1996, che ha ricevuto l’invito da parte degli organizzatori a far parte della manifestazione. “E’ stato duro perdermi gli ultimi due Australian Open, specialmente perché è il mio torneo preferito e avevo 17 anni quando ci ho giocato per la prima volta”, ha dichiarato il ragazzo nato ad Adelaide, attualmente numero 210 nella classifica ATP. Thanasi ha giocato il suo primo match a Melbourne nel 2013, uscendo al primo turno delle qualificazioni del torneo. Nei due anni successivi è stato eliminato al secondo turno, nel 2014 da Rafa Nadal e nel 2015 da Sam Groth. “E’ stata una coppia di anni bella dura per il mio corpo, ma ho lavorato molto per essere al meglio. Sono veramente riconoscente verso Tennis Australia per la Wild Card e non vedo l’ora di tornare lì e competere di fronte ai miei amici e alla mia famiglia”. Kokkinakis ha ricevuto la notizia dal capitano del team australiano di Coppa Davis, Lleyton Hewitt, per telefono.
Il ventunenne, che ha fissato il suo best ranking alla posizione numero 69 nel giugno del 2015, è stato colpito da numerosi infortuni negli ultimi due anni, ma ora è pronto per tornare nella sua forma migliore. Il Direttore del Tennis Australia’s Performance, Wally Masur, si aspetta molto dal talentuoso giocatore. “Thanasi è un giovane tennista con un enorme potenziale, che dopo aver passato due anni difficili e aver lavorato duramente per rientrare nel circuito, riteniamo meriti di partecipare al torneo, la perfetta rampa di lancio per il 2018 che si merita”, ha detto Masur. Quest’anno Kokkinakis ha giocato solamente 13 partite, di cui 6 vinte e 7 perse, uscendo al primo turno in quattro dei sette tornei disputati. Le due uniche note positive per lui in questo 2018 sono le vittorie su Tomas Berdych e Milos Raonic e la finale raggiunta a Los Cabos (Messico), grazie al quale è riuscito a fare un bel balzo in avanti in classifica, la quale però non rispecchia ancora quello che è il reale potenziale di questo ragazzo.