È stata di certo una giornata particolare, quella di martedì 28 giugno sui campi di Church Road. Il meteo, sorprendentemente soleggiato, stavolta non c’entra nulla.
Ci saremmo aspettati che l’argomento di discussione più “caldo” di quest’edizione sarebbe stata la questione ucraina, ma il Covid è improvvisamente tornato protagonista.
A farne le spese sono stati due potenziali protagonisti assoluti: Marin Cilić, tornato di recente ai livelli che più gli competono, e purtroppo il nostro Matteo Berrettini.
Il romano è stato sostituito dallo svedese Elias Ymer, subito sconfitto in tre set da Cristian Garin, mentre il croato lascia il posto a un altrettanto deludente Nuno Borges. Lascia il torneo anche Grigor Dimitrov, fermato da un infortunio nel match contro Steve Johnson.
A Wimbledon ieri è successo di tutto, non solo fuori dal campo. Dopo l’inattesa eliminazione di Hubi Hurkacz, a far rumore è soprattutto la sconfitta di Felix Auger-Aliassime, sorpreso da un monumentale Maxime Cressy. Sull’erba, il francese naturalizzato americano può esprimere al meglio quel serve & volley che lo ha reso celebre tra gli appassionati. Il canadese, nonostante i 28 ace messi a segno, si deve inchinare in quattro tiratissimi set.
Maratona anche per Lorenzo Sonego, che batte in cinque set Denis Kudla in un incontro tutt’altro che semplice per il torinese. L’ucraino-americano, che lo aveva già battuto al Queen’s, torneo in cui aveva fatto soffrire anche Matteo Berrettini, combatte per quattro ore ma si arrende a un Sonny finalmente entusiasmante. Meno esaltante, invece, l’esordio di Lorenzo Musetti. Il toscano non è (ancora?) un giocatore da erba e contro Taylor Fritz è necessaria l’impresa. Lo stile aggressivo del campione di Indian Wells è impossibile da contenere per il carrarino, quasi mai in partita nonostante una prestazione tutto sommato dignitosa.
Rafa Nadal ha concesso un set a Francisco Cerundolo, ma può essere soddisfatto del suo primo match ufficiale in stagione su erba. Con la sconfitta di Auger-Aliassime e i due forfait per Covid citati in precedenza, il 22 volte campione Slam può guardare al suo percorso con ottimismo.
Nick Kyrgios, nonostante l’evidentissima tensione, riesce a battere l’inglese Paul Jubb: nei momenti più importanti, l’australiano fa valere la sua classe e si conferma un serio candidato per arrivare (finalmente) alle ultime fasi del torneo.
Delude Dan Evans, che porta a casa soltanto otto giochi contro il 29enne australiano Jason Kubler, numero 99 del ranking ATP. Amara sconfitta anche per il giovane prodigio Holger Rune, che non riesce a strappare nemmeno un set a Marcos Giron. Tra gli altri risultati, spicca la vittoria al quinto del semifinalista uscente Denis Shapovalov, che ha la meglio su Arthur Rinderknech, e l’affermazione in quattro set di Stefanos Tsitsipas sullo svizzero Alexander Ritschard.