Sesta giornata di Wimbledon che vedeva opposti l’ex numero 1 al mondo Novak Djokovic e l’estroso tennista lettone Ernests Gulbis. Il match parte subito in salita per il serbo che con un game povero di prime, subisce il break con due grandi risposte del lettone. Fuoco di paglia, il rovescio e soprattutto la prima di servizio, abbandonano Ernests che subisce un parziale di 4 giochi consecutivi perdendo il set per 6-4 nonostante il break di vantaggio. Il secondo set non vede match, il serbo prende le misure in risposta e si porta in un lampo sul 5-0 togliendo due volte il servizio al n 494 della classifica attuale approfittando anche di diversi errori soprattutto di dritto, colpo che ha spesso tradito Gulbis nel corso della carriera. Al servizio di Nole non vi é partita e il secondo set viene chiuso agevolmente con il punteggio di 6-1 in favore del serbo dopo un’ora e dieci di partita. A fine set, Gulbis accusa problemi alla schiena e richiede un medical time out che sembra porre fine a ogni speranza di vedere partita nel terzo set. Il match rinizia dopo qualche minuto e Gulbis, incredibilmente fa vedere subito sprazzi di tennis che ricordano le fasi iniziali del primo set guadagnandosi subito una palla break annullata con uno splendido rovescio in avanzamento dal serbo. Lo snodo del match, arriva solo nel tie break e ad aggiudicarselo é il tennista serbo che si porta avanti subito di un mini break chiudendo la frazione per 7-2. Finisce per Gulbis un torneo che lo ha riportato nel tennis che conta, per Djokovic invece, questo match ha delineato un ritorno di quella rabbia agonistica che può riportarlo sul podio del tennis mondiale.