È un Roger Federer sereno e soddisfatto quello che si è presentato in conferenza stampa dopo aver centrato per la 50esima volta in carriera un quarto di finale Slam. Il match contro il bulgaro Grigor Dimitrov, da sempre considerato il suo erede diretto (ma che mai è riuscito a battere il Maestro), non ha avuto storia nemmeno questa volta.
“Sono molto contento per la mia qualificazione ai quarti di finale di Wimbledon. Pensavo che sarebbe stata una partita più difficile, ma lui mi ha dato alcune opportunità che chiaramente non potevo mancare. La cosa più importante era per me concentrarmi sin dal primo minuto di gioco e grazie a questo sono riuscito a fare le cose correttamente. Può essere che Grigor abbia subìto troppo la pressione della partita, ma è un grande giocatore e so che imparerà da queste situazioni”, ha detto l’attuale numero cinque del mondo.
Roger ha confermato le buone sensazioni ricevute dal campo e soprattutto di sentirsi molto bene fisicamente, a differenza di quello che successe la scorsa edizione: “Mi sento sufficientemente riposato, non ho dovuto giocare match durissimi. Posso aspettare questo quarto di finale pienamente rilassato. Non devo preoccuparmi di nulla a differenza dello scorso anno a causa del ginocchio. Potrei già giocare oggi pomeriggio, se dovessi ed è fantastico. È un bel vantaggio.”
“Ma i più forti sono ancora nel tabellone – ha aggiunto – sarà dura e lo so. Per questa ragione non devo guardare troppo in là, preferisco pensare partita dopo partita, perché può andare molto male se si inizia già a pensare alle fasi finali. Sarà una fase finale difficilissima.”
Infatti, il tabellone dello svizzero non è stato particolarmente benevolo e ora Roger dovrà affrontare il canadese Milos Raonic, nella rivincita della semifinale dello scorso anno. “Vincere con un grande battitore è molto diverso che farlo con un giocatore di fondo. È come essere ai calci di rigore. Ecco ciò che mi aspetterà contro Raonic. Dovrò essere molto intenso e concentrato come lo sono stato sin qui sulla prima e sulla seconda palla di servizio. Fare poche scelte sbagliate. Sapere cosa fare in ogni momento. Poi, essere aggressivo in risposta e avere un atteggiamento positivo. Credo fortemente che possano accadere belle cose”.