Wimbledon, uomini: Djokovic ruggisce, Tomic rimandato. Isner e Cilic riprendono domani

Giornata intensa quella che allinea la parte alta del tabellone al quarto turno. Djokovic senza patemi "spegne" Tomic, Anderson si dimostra informa, Kudla prende al volo l'occasione della vita. Maratona tra Isner e Cilic che vanno ad oltranza fino all'oscurità sul 10 pari al quinto set.

Nella giornata che vede disputarsi i match di terzo turno della parte alta del tabellone maschile dobbiamo rilevare la netta vittoria di Nole Djokovic su un ridimensionato Tomic, con un triplo 6-3.

Il n.1 del seeding e della classifiche mondiali è partito subito a mille contro l’eterna promessa australiana: nello scontro tra i due giocatori originari dei balcani, il serbo ha fatto capire che sul Centrale di Wimbledon è a casa sua (come, del resto, in molte altre parti del globo terracqueo nell’ultimo anno) e che le attese per un match equilibrato andavano riposte nei taccuini degli scrivani. Non ci eravamo fatti illusioni, ma di sicuro ci si aspettava un po’ più “di partita” come si usa dire. E invece no: Djokovic ha offerto una prestazione monstre, stordendo con il servizio, variando in tutti i modi, e picchiando con la risposta, con cui ha totalizzato una percentuale altissima di punti vinti. Tomic ha fatto quello che ha potuto, nonostante una discreta prestazione al servizio, che però, appena calava anche di poco come penetrazione, veniva regolarmente attaccato dal serbo. 6-3 “periodico” come diceva il grande Rino Tommasi, che rimanda all’ennesima prossima occasione l’accesso di Tomic tra i grandi del tennis. Novak prosegue tranquillo la sua marcia verso la finale: agli ottavi il n. 1 del mondo sfiderà l’ostico sudafricano Kevin Anderson, esecutore di Leonardo Mayer.

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Si è già scritto e detto del match di Gasquet ha già ottimamente detto l’amico e collega Giacomo Marchetti nel suo articolo (che vi invitiamo a leggere per completare il nostro punto di vista sulla giornata); qui ci limitiamo solo a far notare come nelle settimane precedenti avevamo scritto circa il francese decisamente in palla sull’erba. Teniamolo da conto.

Battaglia conclusa al quinto set, invece, tra lo statunitense Denis Kudla e il colombiano Santiago Giraldo. Come spesso avviene tra giocatori non esattamente “erbivori” (ammesso che ne nascano ancora), la partita va “a corrente alternata”. Kudla si impone facilmente nella prima frazione, spreca molto, soprattutto in risposta, nel secondo set perso al tie-break e si distrae, consentendo al più esperto colombiano di imporsi anche nel terzo set. Il match sembrava volgere definitivamente verso il giocatore sudamericano, ma improvvisamente Kudla si riaccende al servizio, spesso tirato al corpo, e diventa incisivo nella risposta, procurandosi un cospicuo numero di pallebreak e trasformando molte occasioni, chiudendo facilmente la quarta e quinta partita; 6-2 6(3)-7 6-2 1-6 6-3 lo score finale a favore dello statunitense, che affronterà il vincente dell’incontro tra Isner e Cilic, rinviato a domani.

Day Two: The Championships - Wimbledon 2014
La seconda parte di giornata ha visto la vittoria di Kevin Anderson sull’argentino Leo Mayer, confermando la sua maggior attitudine su questa superficie, che gli consente di approdare al quarto turno e di continuare a sognare di riproporre un sudafricano in finale trent’anni dopo Kevin Curren. Anche qui 3 set a zero (6-4 7-6(8) 6-3), per una vittoria mai messa in discussione nonostante il tie-break del secondo set e qualche occasione non ben gestita dall’argentino nel corso delle 2 ore e 15 minuti di partita. 22 aces, 51 vincenti, 87 % di percentuale di rendimento per la prima palla di servizio, messa per il 60 % delle volte: percentuali da erbivoro, a fronte di sole 3 palle break concesse e un solo servizio perso.

Kevin anderson

cilic roland garros

La sfida tra gli aironi Marin Cilic e John Isner offre pane per gli statistici: percentuali di prima e seconda di servizio, rischiate da entrambe le parti, diventano il leit-motiv del match: 3 tiebreak nei primi quattro set, e match che va al quinto dopo una lunga battaglia. Il croato vince la prima frazione (al tie-break, appunto), a perdere la seconda (indovinate come), e a realizzare poi un 6-4 nel terzo set, che lo porta la tie-break del quarto come logico favorito. Ma qui Isner si ricorda di avere un primato storico costruito sulla freddezza e la resistenza: inizia a reagire e si aggiudica un tie-break (il terzo) lasciando l’avversario a 4 punti.

La svolta pare arrivare all’inizio del quinto set, quando il croato mette a segno il secondo break della partita e si porta avanti per 3 a 0. Niente da fare, Isner, aiutato anche da un paio di risposte fortuite, una d’incontro in particolare, si riporta sotto. Si seguono i servizi fino al 5-4 per Cilic con Isner al servizio, che si disunisce, fallisce qualche prima e si trova a froteggiare un match-point. Nello scambio che ne segue si gioca da fondo a tutta, ed è Isner a trovare la zolla fortunata che sposta quel tanto che basta la palla al croato per indurlo all’errore. Si riprende la marcia dei servizi, fino al 10 pari con sospensione per oscurità. Si riprende domani.

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