Nella giornata odierna, come da programma si sono disputati i 4 match di quarti di finale nel torneo che si disputa nella capitale ungherese. Nonostante non ci siano state particolare sorprese, i match sono stati molto interessanti e di alto livello.
Il primo incontro andato in scena sul campo principale ha avuto come protagonista due tds, la tedesca Goerges e Yanina Wickmayer. Il match è stato pieno di alti e bassi, ma la tennista originaria di Bad Oldesloe non ha mai dato l’impressione di rischiare che il match le scivolasse di mano e, la vittoria, sembrava essere solo questione di tempo, in attesa che l’avversaria belga le offrisse qualche occasione. Nel primo set, la tds 3 ha giocato un ottimo tennis, ad un livello molto alto, ed è stata molto brava ad insistere sui punti deboli dell’avversaria, in particolare sulla seconda di servizio, rivelatosi uno dei fattori che ha determinato il 61 con il quale è terminato il parziale. Nel secondo set, al contrario, c’è stato più equilibrio e, malgrado varie palle break offerte dalla tennista di Lier, non ci sono stati turni di servizio finiti nelle mani avversarie. La svolta decisiva c’è stata nell’undicesimo game, quando Julia Goerges è riuscita a strappare il servizio a Yanina Wickmayer avviandosi verso la vittoria del parziale, conclusosi 75.
Successivamente sono scese in campo Annika Beck e Carina Witthoeft, due tenniste tedesche che hanno dato vita ad un derby sulla carta equilibrato, ma poi rivelatosi a senso unico. La tennista di Amburgo ha di fatto disputato un’ora di allenamento dominando la sua avversaria, la quale non è praticamente scesa in campo ed ha conquistato solo due games. Nel primo set, l’unico gioco vinto dalla Beck è stato il primo e, si è trattato di un break, ma allo stesso tempo di un’illusione poichè, in poco più di mezz’ora, Carina Witthoeft ha fatto suo il parziale. Nel secondo set, il discorso non è cambiato ed infatti, l’ottava tds ha vinto il primo gioco, ma poi ne ha persi 6 consecutivi, uscendo dunque sconfitta da un match durato circa 60 minuti, che ha consentito all’attuale numero 83 al mondo di centrare una semifinale inaspettata quanto meritata.[fncvideo id=91911]
Il terzo match di giornata ha visto affrontarsi Lucie Safarova, tds 2, e la bielorussa Sasnovich, le quali hanno disputato un match piuttosto tirato, durato quasi 2 ore, e portato a casa dalla tennista ceca. Nel primo parziale, dopo un sostanziale equilibrio iniziale, alimentato anche da uno scambio di turni di servizio, il punto di svolta c’è stato nel sesto game, quando la Safarova ha messo a segno il break che le ha permesso di vincere il set, chiuso al terzo set point con il punteggio di 63. Nel secondo parziale, invece, quell’equilibrio avuto nel primo set non si è minimamente visto ed i turni di servizi hanno avuto una valenza molto poco importante. E’ partita decisamente meglio la bielorussa che, grazie a 4 games giocati ai limiti della perfezione, si è portata avanti 40 costringendo la sua avversaria a rincorrere, poichè sotto di due break. La tennista di Brno, però, forte di un’esperienza acquisita negli anni, non si è lasciata scoraggiare e, sapendo gestire situazioni come questa, ha incredibilmente infilato 5 games consecutivi portandosi, contro ogni pronostico, a servire per il match sul 54. Questo gioco è stato il più lungo del match ed al suo interno ci sono state 4 palle break in favore della qualificata Sasnovich e 3 match point per la ceca; alla fine, la prima tennista che è riuscita a conquistare due punti di fila è stata la bielorussa, la quale ha dunque messo fine ad una striscia di 5 giochi consecutivi per la Safarova, cominciata nel quinto gioco. Nonostante ciò, la tennista di Minsk non è riuscita a confermare il buon game appena vinto e, perdendo il successivo gioco, ha vanificato quanto fatto in precedenza, consentendo alla tds 2 di vincere il set ed il match; una vittoria particolarmente agevolata dal servizio, dove la ceca può vantare ben 10 aces.[fncvideo id=53287]
L’ultimo match odierno è stato il più equilibrato di tutti ed ha visto prevalere la prima tds, Timea Babos, ai danni della francese Dodin. La tds 7 ha pagato caro uno scarso rendimento al servizio, condizionato da 9 doppi falli e poco più del 50 % della prima di servizio in campo, mentre non hanno dato i risultati sperati le palle break, solo 4 su 9 convertite. Il primo set è partito subito con un break, che ha permesso alla tennista di Lilla di portarsi avanti; sul punteggio di 31, la francese è clamorosamente crollata al servizio, perdendo i successivi 3 turni ed incassando un parziale di 5 games a 1 che hanno permesso all’ungherese di incamerare il parziale 64. Nel secondo set, al contrario, è stata la Babos a concedere qualcosa di troppo al servizio, mettendo in evidenza qualche lacuna che le è costata il parziale, vinto 62 dalla Dodin, grazie a due break conquistati nel quinto e nel settimo game. Nel set decisivo, infine, diversamente da come ci si poteva aspettare, non c’è stato alcun equilibrio ed in un batter d’occhio la prima tds ha messo a segno un allungo notevole portandosi avanti 50; in una situazione di punteggio così compromessa, la francese non ha potuto far altro che evitare uno spiacevole 60 però, malgrado la portata a termine di questo compito, non è riuscita ad impedire all’avversaria di vincere 61.
Wta Budapest- Quarti di finale
(1) T Babos d (7) O Dodin 64 26 61
(3) J Goerges d (5) Y Wickmayer 61 75
C Witthoeft d (8) A Beck 61 61
(2) L Safarova d (Q) A Sasnovich 63 75