Dopo un anno passato un po’ in sordina, in pochi si sarebbero aspettati una prestazione. Jo Tsonga stupisce tutti e vola in finale battendo Rafael Nadal e sale alla nona posizione della Race, scalando ben sei posizioni, a un passo dalla qualificazione al Masters di Londra.
Una battaglia, quella di oggi, caratterizzata da numerosi alti e bassi da parte di entrambi; 6-4 0-6 7-5 il risultato finale in due ore e 16 minuti, caratterizzato da un primo set molto equilibrato, un secondo parziale a senso unico in favore del maiorchino, che sembrava avesse trovato la chiave per aggiudicarsi anche l’ultimo parziale. Il trentenne di Le Mans ha saputo però mettere il piede sull’acceleratore e brekkare a 30 sul 5 pari, grazie a uno splendido recupero in corsa che induce Rafa all’errore nel tentativo di una volée molto complicata.
Tsonga raggiunge in questo modo la sua quarta finale di un Master Mille in carriera e risolleva una stagione povera di risultati, se si esclude l’unico torneo vinto in casa, a Metz, battendo in finale il connazionale Gilles Simon in tre set. Prossimo avversario di Jo è il vincente tra Andy Murray e Novak Djokovic, in campo fra poco: comunque vada il transalpino sarà lo sfavorito e potrà tentare l’impresa.
La semifinale era molto attesa da tutti gli appassionati. Da una parte, per la ripresa del maiorchino Nadal che aveva la chance di conquistare la seconda finale consecutiva in un Master 1000 dopo quella persa a Pechino contro Novak Djokovic. Dall’altra, per il vero outsider di questo torneo, un Jo Tsonga negli ultimi tempi molto appannato ma che qui aveva sconfitto Tommy Robredo, Albert Ramos, esecutore di Roger Federer, e soprattutto l’ispiratissimo sudafricano Kevin Anderson in tre set. Entrambi, in definitiva, vengono da un 2015 molto al di sotto delle aspettative, che però hanno la possibilità di risollevare almeno in parte in questo finale di stagione.
Negli scontri diretti Rafa comandava per 8 a 3: gli ultimi due incontri però risalgono al 2013, entrambi vinti da Rafa, mentre due anni prima era stato Tsonga a prevalere due volte a distanza di appena due mesi, sull’erba del Queen’s e poi alle Atp Finals.
La cronaca. Nel primo set Nadal parte un po’ in sordina e viene sovente attaccato dal francese, fin da subito molto aggressivo di dritto, efficace al servizio e a rete. Nel primo game Rafa annulla due palle break dal 15-40, dopo aver rischiato un po’ in una pericolosa caduta a rete. Nadal annulla altre due palle break nel quarto gioco, ma Tsonga è bravo a sfruttare la terza chance e volare 3 a 2. Il francese con molta autorità è bravo a tenere il servizio, annullando tre palle del contro-break avanti 4 a 3, e a chiudere alla battuta, a 0, il primo set per 6-4.
Il secondo set vede l’incredibile reazione del maiorchino, che approfitta del piccolo passaggio a vuoto di Tsonga per passare subito in vantaggio e chiudere addirittura per 6-0 un set mai veramente incominciato.
Nel terzo set Tsonga è bravo a non ripetere lo stesso errore e partire come aveva esordito nel primo parziale, subito aggressivo e molto lucido. Il parziale è molto lottato e divertente, con il francese che spreca tre palle break consecutive sull’1 pari, magistralmente annullate da Nadal. La partita continua in modo molto equilibrato senza scossoni e ormai il tie-break sembra l’epilogo più giusto e naturale. Sul 5 pari però Nadal commette un doppio fallo, il primo e unico del match, e concede una quarta palla break. Tsonga è bravo a spingere e a piazzare uno splendido cross in corsa a fondo campo: Nadal, chiamato a rete, manda in rete la volée e offre all’avversario la possibilità di servire per il match.
Nell’ultimo game Tsonga non mette la prima e Rafa sale 15-30 ma commette due clamorosi errori buttando la pallina contro la rete e concede il match all’avversario, che esulta per un risultato quanto mai inatteso.
[16] J. W. Tsonga b. [8] R. Nadal 6-4 0-6 7-5