Zverev, altro passo verso Torino: rimonta Safiullin, vince a Chengdu ed è 7° nella Race

Nella finale di Chengdu il tedesco va a due punti dalla sconfitta con Safiullin ma rimonta e supera così Rune nella Race alle ATP Finals di Torino. A Zhuhai Khachanov batte Nishioka e torna a conquistare un titolo dopo quasi 5 anni

Si è conclusa la prima settimana di trasferta asiatica per quanto riguarda il circuito ATP, con i 250 di Chengdu e Zhuhai appena conclusi. Rispettivamente campioni Alexander Zverev, sopravvissuto a Roman Safiullin con il punteggio di 6-7 7-6 6-3, e Karen Khachanov, vincitore su Yoshihito Nishioka per 7-6 6-1.

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Ha rimontato un po’ per merito suo, un po’ con l’aiuto del suo avversario, Zverev, che a Chengdu si è trovato in due occasioni a due punti dalla sconfitta, quest’oggi (sul 5-5 del tie-break del secondo set) e nei quarti di finale con Miomir Kecmanovic. Vittima per larghi tratti della sua passività e del gioco, all’opposto, aggressivo e rischioso di Safiullin, il tennista tedesco ha alla lunga prevalso grazie alla sua solidità, più proficua in un match durato 2 ore e 56 minuti. Esempio della non-costanza del giocatore russo, e “pugnalata” sulla sua finale, il doppio fallo sul 5-6 del tie-break del secondo parziale con cui Safiullin ha regalato a Zverev il set. Un break a favore di Sascha sul 2-1 del terzo parziale ha poi decisivo definitivamente la partita. Per Zverev è il 21° titolo in carriera, il 2° quest’anno, dopo Amburgo, e soprattutto gli vale il 7° posto nella Race alle ATP Finals di Torino, superando Holger Rune. Sarebbe un traguardo che ad inizio stagione, al rientro dopo l’infortunio, in pochi, e forse neanche Zverev stesso, avrebbero pronosticato.

Risultato incerto solo per un set invece quello della finale di Zhuhai tra Khachanov e Nishioka. Dopo un tie-break nel quale ha lasciato solo 2 punti al giapponese, il russo ha dominato la seconda frazione. Per Khachanov questo è il 5° titolo in carriera, il primo, a quasi 5 anni di distanza, da quello che rimane il trofeo più importante da lui conquistato, il Masters 1000 di Parigi-Bercy.

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