Alexander Sascha Zverev ha raggiunto la sua prima semifinale Slam, un risultato su cui pochi avrebbero scommesso visto come aveva giocato l’ATP CUP, ma con il passare dei giorni si è dimostrato sempre più solido.
Quest’oggi ha vinto bene contro Stan Wawrinka, vincitore qui nel 2014, dopo aver perso 6-1 il primo set, ha riordinato le idee e vinto i successivi tre set, e sopratutto nel quarto è stato cinico ad affondare subito quando lo svizzero sembrava in debito di ossigeno.
“E’ una bellissima sensazione, finalmente sono arrivato in una semifinale Slam, complimenti a Stan che ha giocato un gran torneo e grazie a chi mi ha supportato. Non posso considerarlo il mio giorno migliore, per ora la vittoria alle Finals ha ancora il primo posto, diciamo che se dovessi arrivare in finale il giudizio potrebbe cambiare.”
Durante l’ATP CUP il tedesco aveva commesso tantissimi doppi falli, mentre a Melbourne il servizio è stato molto solido, segnale di una fiducia ritrovata.
“Beh fino ad un paio di settimane fa non faticavo solo al servizio, faticavo a far qualsiasi cosa, oggi dopo il primo set pensavo già alla conferenza stampa, per fortuna poi son riuscito a rigirarla. Con mio padre mi trovo bene, non sento la necessità di una altro coach, fino a che non me lo chiederà lui resterà nel mio team.”
Sascha ad inizio torneo aveva annunciato che in caso di vittoria finale avrebbe donato l’intero montepremi (2.532000€) agli enti per la ricostruzione post incendi, a due incontri dal traguardo ovviamente gli viene chiesto se confermerà il suo proposito.
“Ovviamente confermo il mio intento, ci son tante persone che hanno più bisogno di me, un’altra auto sportiva non mi serve. Ora mi siederò a guardare Dominic e Rafa con a fianco una coca ghiacciata sperando che giochino per sei ore (ride).”
Stan Wawrinka ha giocato un ottimo torneo, dopo aver preso a pallate per il primo set il suo avversario non è più riuscito a scalfire il muro eretto dal tedesco.
“Ho iniziato molto bene. Lui invece era un po’ nervoso all’inizio, lo sentivo. Ero molto aggressivo, mi muovevo bene, gli mettevo tanta pressione, su ogni punto. Nel secondo set ho iniziato a pensare un po’ troppo a quello che avrei dovuto fare. Non mi muovevo più così bene e per questo motivo non riuscivo più a colpire in anticipo. Sono sceso un po’ fisicamente, mi sono mancate un po’ di energie. Ho iniziato a commettere qualche errore e l’ho rimesso in partita. Penso che avrei potuto fare meglio nel secondo e nel terzo set, ma lui ha giocato bene. Non mi sorprende. Ha avuto qualche problema con la battuta prima di questo torneo e lo scorso anno, ma so quanto bene possa servire. Mi ha messo davvero sotto pressione. Sono comunque contento del mio torneo, ho avuto una prima settimana molto difficile e ho dovuto lottare molto per rimanere in gara. Sono felice di come sto giocando, è una cosa positiva in vista del prosieguo della stagione”.