Non si placano le polemiche intorno alla figura di Novak Djokovic. A continuare a creare scalpore è, ancora una volta, la lettera che il numero 1 del mondo ha scritto ed invaiato a Tennis Australia per venire incontro alle esigenze dei giocatori in quarantena a Melbourne.
Missiva che non ha “intenerito” le autorità sanitarie dello Stato di Victoria e rispedita al mittente senza nessuna possibilità di accoglimento. Effettivamente – va sottolineato – alcune delle richieste sembravano quantomeno “pretenziose” mentre altre del tutto legittime e auspicabili in quel preciso momento.
C’è chi però si è schierato assolutamente al fianco del serbo senza nessuna riserva. Si tratta di Alexander Zverev che, in un’intervista rilasciata ad Eurosport.de non ha avuto dubbi e ha difeso Novak Djokovic da ogni accusa: “Ha scritto e inviato quella lettera come leader ascoltando richieste ed esigenze di altri. Voleva solo difendere ed aiutare i suoi colleghi e per questo non è giusto che venga indicato lui come il cattivo in questa situazione“.
Ma non è solo questo il tema che ha fatto discutere e non poco nell’ultimo periodo. Anche la disparità di trattamento tra giocatori, con i più fortunati che hanno trascorso il periodo di isolamento ad Adelaide, e il resto del “gruppo”: “Sicuramente loro partiranno con un vantaggio non indifferente. Forse quella sì che è stata una cosa ingiusta” spiega il tedesco.
Alexander Zverev intanto si appresta a tornare in campo con la sua Germania per l’ATP CUP prima del debutto nel primo grande appuntamento della stagione 2021, gli Australian Open: “Non vedo l’ora di tornare a giocare e ho fatto il massimo per arrivare nella condizione fisica ottimale. Tornare in campo con il pubblico sugli spalti sarà esaltante“.
Il grande obiettivo anche per lui ha un solo nome: Tokyo 2021. Magari in coppia con Angelique Kerber: “Poter giocare in coppia con lei sarebbe bellissimo“. Ma, alle porte, per il giocatore di Amburgo potrebbe esserci un cambio di coach con il nome di Boris Becker tra quelli più accreditati: “È una possibilità concreta per il futuro. Il lavoro fatto insieme in ATP Cup ed in Coppa Davis l’ho sempre apprezzato“.