Alexander Zverev non dimentica. La finale persa agli Australian Open contro Jannik Sinner è una ferita ancora aperta, una “maledetta” giornata di gennaio che ha lasciato segni profondi nella mente del numero due al mondo che si racconta ai microfoni di Repubblica. “Dopo Melbourne è stato molto duro”, ha confessato il tedesco, ripensando a una campagna oltreoceano che ha lasciato più rimpianti che punti. “Mi sono portato dietro quella delusione, e tanta fatica”.
Lontano dalla forma straripante mostrata in Australia, Zverev ha trascinato il suo malumore tra i tornei in America Latina, raccogliendo poco e vedendo sfumare un’occasione d’oro per attaccare la vetta del ranking. Eppure, l’aria di casa sembra avergli restituito un po’ di serenità. “Ora che sono tornato a Montecarlo, ho dormito di nuovo nel mio letto, passato del tempo con mia figlia… Mi sento fresco e pronto, davvero”.
Nel frattempo, mentre il mondo del tennis si interroga sul ritorno di Jannik Sinner dopo la sospensione di tre mesi per il caso Clostebol, Zverev non ha dubbi: “Più forte di prima credo sia impossibile: ha cominciato la stagione da numero uno e l’ha continuata così. Tre mesi di stop, e non per infortunio, sono pochi. Ha avuto tempo per ricaricarsi, allenarsi nei dettagli, perfezionare colpi e movimenti”.
Sinner tornerà ufficialmente in campo agli Internazionali d’Italia, il grande palcoscenico del Foro Italico dove Zverev, due volte vincitore (2017 e 2024), medita vendetta. “Spero di sfidarlo lì, magari in finale. Sarebbe molto interessante”.
Il legame tra Zverev e Roma è profondo. Il tedesco parla con trasporto della capitale italiana: “Roma è l’Europa. L’architettura, la storia, le bellezze naturali. E poi la passione del pubblico, per il tennis e per lo sport in generale”. Vincitore da giovanissimo e trionfatore di nuovo l’anno scorso, il Foro Italico è per lui una seconda casa.
Non a caso, il torneo romano è uno degli obiettivi stagionali, insieme al Roland Garros, dove dovrà difendere una valanga di punti. Il periodo che si apre ora – Montecarlo, Roma, Parigi – è per Zverev una fase cruciale. Dopo mesi difficili, è chiamato non solo a confermarsi, ma a ritrovare quello smalto che sembrava smarrito.
Nel panorama attuale, secondo Zverev, la lotta al vertice è ancora affare per pochi. “Siamo in quattro a giocare un tennis di un altro livello: Sinner, io, Alcaraz e Djokovic”, ha affermato con sicurezza. E avverte: “Il 2024 è stato strano. Ma i veri valori stanno emergendo ora. Sarà un 2025 più equilibrato”.
Non sembra temere troppo l’avanzata delle nuove leve: “Complimenti ai giovani talenti, ma l’élite è ancora intatta”. Piuttosto, il tedesco preferisce sdrammatizzare sulla famosa “maledizione Slam”, che lo vede ancora a caccia del primo titolo in un Major: “Io ho paura solo dei ragni”, scherza, mostrando una leggerezza ritrovata.
Il ritorno di Sinner e la voglia di riscatto di Zverev convergono in un atteso incrocio romano che promette scintille. Da una parte il campione in cerca di conferme dopo mesi lontano dai riflettori; dall’altra l’eterno inseguitore, che sogna di spezzare il sortilegio Slam proprio contro l’avversario che più lo ha fatto soffrire. “Vediamo cosa accade questa volta”, dice Zverev. Roma lo aspetta. E il tennis mondiale trattiene il fiato.
Una giornata surreale ha colpito il Mutua Madrid Open, travolto dal blackout che ha interessato…
Dopo tre mesi lontano dal circuito a causa di una sospensione legata a una vicenda…
Un ritorno attesissimo: Sinner pronto per gli Internazionali d’Italia La lunga attesa sta per finire.…
Una vittoria che vale doppio Nel palcoscenico prestigioso del Mutua Madrid Open, Matteo Arnaldi firma…
Un enorme blackout ha paralizzato la Spagna nella tarda mattinata, creando disagi estesi anche in…
L'episodio controverso Durante il terzo turno del Madrid Open, Alexander Zverev è stato protagonista di…