Zverev sprofonda nella crisi: “Non so cosa mi stia succedendo”

Un inizio di stagione da incubo

Il Masters 1000 di Montecarlo doveva rappresentare per Alexander Zverev una nuova partenza, un’occasione per lasciarsi alle spalle un periodo difficile e tornare a competere ai massimi livelli. Invece, il torneo del Principato si è trasformato nell’ennesimo capitolo amaro di una stagione sempre più tormentata. A infliggere la sconfitta al tedesco è stato Matteo Berrettini, autore di una rimonta tanto sorprendente quanto significativa che ha sancito l’eliminazione all’esordio del numero due del mondo.

Zverev ha dominato il primo set, mostrando un gioco solido e preciso. Poi, all’improvviso, tutto è cambiato. Dopo aver perso il servizio nel secondo parziale, il suo tennis si è disgregato: la palla ha perso profondità, la convinzione è svanita, e con essa anche la lucidità tattica. Berrettini ha saputo approfittarne, lottando su ogni punto e completando una rimonta che ha lasciato l’avversario disarmato.

Una crisi che va oltre il campo

Il dato più allarmante non è solo la sconfitta in sé, ma il quadro generale in cui si inserisce. Sei sconfitte nelle ultime dodici partite, quasi tutte maturate in tre set, senza riuscire a chiudere mai una battaglia a proprio favore. Da Buenos Aires a Rio de Janeiro, passando per Indian Wells, Miami e ora Montecarlo: sempre la stessa storia.

In conferenza stampa, Zverev si è presentato visibilmente provato, cupo nello sguardo e spietatamente onesto nelle parole. “Non sono minimamente soddisfatto, a malapena riesco a vincere incontri. Fino ad ora, questo è il mio periodo peggiore dal grave infortunio”, ha ammesso, facendo riferimento alla drammatica lesione alla caviglia che nel 2022 aveva interrotto il suo slancio ai vertici del tennis mondiale.

L’analisi del match è altrettanto impietosa: “Il fattore decisivo è stato che ho giocato molto bene il primo set, ma dopo aver perso il servizio nel secondo, il mio livello è crollato drasticamente. La mia palla è diventata lentissima, senza profondità. Ho smesso di colpire con convinzione, e questa è la stessa storia che si ripete da mesi”.

“Non ho più parole”

Ma è il passaggio successivo della sua dichiarazione a colpire nel profondo, un grido di frustrazione che rivela tutta la vulnerabilità del momento: “Non ho assolutamente idea di cosa mi stia accadendo in questo periodo. Sono mesi che cerco di capirlo, ma ormai ho esaurito anche le parole per descriverlo”. Parole che fanno eco a un senso di smarrimento tecnico e mentale sempre più evidente.

Zverev non si nasconde: “Ancora una volta, sono stato io a perdere la partita. Ritengo che il mio livello attuale sia semplicemente inaccettabile”. E poi ancora, con una sincerità che raramente si sente in un contesto sportivo: “Se riuscissi a vincere due o tre incontri consecutivi, anche lottando duramente, probabilmente ci sarebbero meno domande. Ma la realtà è che ho perso in tre set in tutti questi tornei. Non ne ho vinto nemmeno uno, ed è questo che conta veramente”.

Uno spiraglio in Germania?

Il prossimo banco di prova per Zverev sarà il torneo di casa a Monaco di Baviera, una tappa che potrebbe rivelarsi decisiva. L’ambiente familiare, il calore del pubblico tedesco e la possibilità di giocare senza doversi spostare troppo potrebbero offrirgli quella stabilità emotiva di cui ha disperatamente bisogno.

Resta da vedere se il ritorno tra le mura di casa riuscirà a innescare la scintilla della rinascita o se, al contrario, la spirale negativa continuerà ad avvolgere uno dei talenti più brillanti – e ora più fragili – del tennis contemporaneo. Per ora, l’unica certezza è che Alexander Zverev sta vivendo un periodo buio da cui non riesce ancora a vedere la luce.

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