A 10 anni dall’ultimo trionfo di Conchita Martinez

Ebbene si, sono passati già dieci anni da quando Conchita Martinez conquistò il suo ultimo titolo WTA, poco prima di appendere la racchetta al chiodo una volta per tutte.

Ebbene si, sono passati già dieci anni da quando Conchita Martinez conquistò il suo ultimo titolo WTA, poco prima di appendere la racchetta al chiodo una volta per tutte. L’ultimo suo trionfo avvenne al torneo di Pattaya, che si sta svolgendo nella settimana corrente.

Dopo quel giorno la spagnola non ebbe più modo di vincere altri tornei, anche per il fatto che di lì a poco si sarebbe ritirata. Quel trionfo è stato il suo 33esimo in carriera. Tra le fila iberiche lei è la donna ad aver portato a casa più tornei, seguita a ruota da Arantxa Sanchez, ferma a quota 29. Per Conchita il trionfo più importante è stato quello ottenuto sui prati inglesi dell’All England Club ai danni di Martina Navratilova nel lontano 1994.

Quella vittoria è arrivata nella sua prima finale in uno Slam, senza che mai potesse replicarla in nessun’altro dei tre tornei. “Solo” due successive finali rispettivamente in Australia e in Francia sono state i suoi migliori piazzamenti tra i tornei Major. In Italia Conchita è ben conosciuta per aver vinto per quattro anni consecutivi gli Internazionali BNL di Roma contro quattro avversarie diverse. Nel 1997 a fermare questa sua fantastica serie è stata Mary Pierce.

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Prima del suo ultimo successo nel 2005, è passata per un digiuno di titoli di quasi cinque anni, rotto con la vittoria contro la tedesca Anna-Lena Grönefeld. Nonostante ciò era riuscita ad ottenere buoni piazzamenti nei vari tornei, fermata spesso in finale. Il suo dolore al tendine d’Achille ha messo più volte in discussione la sua carriera, al punto che l’anno successivo è stata costretta a smettere. Questa grave perdita per il circuito femminile ancora non trova una degna erede tra le file spagnole.

Il giorno precedente il suo trentaquattresimo compleanno annuncia il ritiro a causa del perdurare di acciacchi fisici. Queste le sue parole nella conferenza stampa d’addio:

“Ho avuto molto tempo per pensare e ho deciso che la cosa migliore è ritirarmi dai tornei di singolare, lasciando aperta una piccola possibilità  per il doppio se in futuro miglioreranno le mie condizioni. Ho avuto molti grandi momenti in questi 18 anni, su tutti le medaglie e le Fed Cup vinte per il mio Paese. Sul piano individuale invece vincere Wimbledon è stato realizzare un sogno. Il circuito mi mancherà  ma intendo rimanere nell’ambiente del tennis perché mi ha dato molto ed è stata una gran parte della mia vita.”
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Promessa evidentemente mantenuta visto che da due anni a questa parte è la capitana proprio della nazionale iberica di Fed Cup e cerca di valorizzare più che può il talento delle sue giocatrici, anche di quelle più giovani. Talento che da giocatrice non le è mancato, non riuscendo però ad affiancare alla grande solidità da fondo e propensione all’attacco una certa continuità di risultati e prestazioni, frenata anche dalla competizione con la sua connazionale e rivale Arantxa Sanchez, molto meno dotata di talento di lei ma molto più vincente ad alti livelli.

Oltre a un prestigioso secondo posto come best-ranking e un titolo dello Slam, Conchita può vantare ben cinque successi con la propria nazionale. Nel computo dei titoli vinti è la prima fra le donne sue connazionali e seconda solo a Rafa Nadal in campo generale. Chi più adatta di lei per risollevare la propria nazionale e farle conquistare i posti che contano?

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