Sarà ricordato a lungo questo 2020, e purtroppo non sarà per il tennis giocato, ma per quello che non si è giocato. Eppure ci sono numeri interessanti, che danno un’ulteriore lettura a questa atipica stagione. Fondamentale tener conto del dato che più di tutti è stato penalizzato: il numero di match disputati, che per alcune statistiche ha messo completamente fuori gioco delle giocatrici. Tutte le informazioni che seguono sono fornite dalla WTA fino alla data del 26 ottobre, dunque prima del torneo di Linz, che non verrà dunque considerato nemmeno qui ove non specificato.
Partendo dal servizio, la ace leader del 2020, a sorpresa, è Elena Rybakina. La kazaka è dotata di un’ottima battuta ma i suoi 193 ace stagionali vanno relazionati alle volte in cui è scesa in campo, numero ben superiore alle altre grandi servitrici. E infatti rapportando il numero di ace ai match disputati Elena scende di diverse posizioni in classifica, lasciando il podio a tre bombardiere come Serena Williams, con una media di quasi 9 ace a match, Krystina Pliskova, di poco sopra a 8 ace a partita, e Naomi Osaka, che si ferma a 7.83 ace a match.
Il record per il maggior numero di ace in un incontro va ad Alison van Uytvanck, che a Lione ne ha fatti segnare 22 contro Kenin ma non è bastato a vincere il match, che è stato anche quello con più games di tutto il 2020, ben 39. Segue Serena Williams, che si è avvalsa di ben 20 ace per piegare la resistenza di Pironkova agli Us Open.
Per quanto riguarda i doppi falli invece Cori Gauff trionfa sia in senso assoluto – ne ha messi a segno 149 – sia in senso relativo, con una media di 8.27 doppi falli per partita. Appena 0.04 più in basso di lei c’è Kristina Mladenovic, che ha giocato appena 13 partite ma è riuscita a mettere a segno 107 doppi falli, con una media di 8.23 per ognuna.
Sul podio anche se a distanza c’è la nostra Camila Giorgi, con 6.47, seguita da Yastremska a 5.26 e Sabalenka a 4.53. I valori alti delle ultime tre citate sono giustificati dalla ricerca di una seconda molto aggressiva, questa spiegazione vale un po’ meno per Gauff e Mladenovic che nel 2021 dovranno assolutamente lavorare su questa fase del gioco.
Putintseva è la tennista che mette più prime in campo, mentre per quanto riguarda invece l’efficacia è Jennifer Brady la vera regina del 2020: vince il 69.8% dei punti con la prima e il 53.4% con la seconda, classificandosi prima in entrambe le categorie. Con la prima bene anche Rybakina, Mertens, Muguruza e Kvitova, tutte sopra il 68%, mentre si distinguono con la seconda Martic e Kvitova, che vincono più del 50% dei punti. Ciliegina sulla torta, Jennifer Brady conquista anche la più alta percentuale di game al servizio, il 79.7%, seguita ancora una volta da Rybakina e Kvitova.
In risposta invece nessuno fa meglio di Simona Halep, capace di vincere oltre al 50% di punti e di game in risposta. Bene anche Mertens, Kvitova e Sabalenka. La migliore del 2020 a salvare palle break è Petra Martic, ma mostrano freddezza e lucidità anche Kenin e Rybakina, mentre le più brave a convertirle sono state Kontaveit, Halep e Mertens.
Per il maggior numero di vittorie nel corso dell’anno, contando in questo caso anche Linz, Elise Mertens trionfa con ben 34 match portati a casa, seguita da Rybakina e Sabalenka. A spiccare però l’incredibile dato riguardante Simona Halep: la rumena è scesa in campo 26 volte, vincendo in ben 23 casi, con una percentuale di vittoria dunque dell’88.5%.
Simona è anche la regina della terra rossa, con 13 vittorie a fronte di una sola sconfitta, mentre su cemento vince Mertens, che supera all’ultimo Rybakina grazie alla finale di Linz. Aryna Sabalenka è la tennista ad aver giocato più terzi set, ben 16, vincendone 11, ma c’è chi in percentuale ha fatto molto meglio. Naomi Osaka ha vinto il 90% dei parziali decisivi disputati – 9 su 10 -, Kenin segue con il 77%.
Sakkari, Pavlyuchenkova e Muguruza le migliori a battere top5, con 2 vittorie a testa, Muguruza, Ostapenko e Sakkari le migliori invece contro le top10. Simona Halep e Aryna Sabalenka sono le tenniste con più titoli in tasca, ben 3 su 3 finali disputate, Svitolina e Kenin seguono con 2 titoli a testa.
Il match completo più corto dell’anno ha avuto luogo a Strasburgo, con Ekaterina Alexandrova che in appena 39 minuti ha annientato l’australiana Storm Sanders. Al secondo posto il derby statunitense tra Serena Williams e Amanda Anisimova, con la più esperta che si è imposta in 44 minuti. Il più lungo è invece di Heather Watson, che ad Hobart ha impiegato 3 ore e 33 minuti per battere Elise Mertens.
Ci sono anche due azzurre ai piani alti della classifica: la sconfitta di Sara Errani subita al Roland Garros per mano di Bertens e la vittoria di Jasmine Paolini su Kasatkina a Palermo, due partite durate circa 3 ore e 10 minuti. Il tiebreak più lungo è stato giocato tra Korpatsch e Bellis, con la prima che se lo è aggiudicato per 15-13 ma ha poi perso il match.
La più giovane vincitrice di un torneo è Iga Swiantek, che a 19 anni e 3 mesi ha vinto il Roland Garros, la più anziana invece è Serena Williams, che nel momento della vittoria ad Auckland aveva 38 anni e 3 mesi. Heather Watson è la vincitrice di un titolo WTA con ranking più basso, 69, seguita da Azarenka e Swiantek, entrambe fuori dalle prime 50.
Per concludere, la più ricca del 2020 è Sofia Kenin, che ha guadagnato 4.3 milioni di dollari di soli montepremi, seguita da Naomi Osaka a 3.35 milioni e Iga Swiantek a 2.26 milioni. In tutto sono state 13 le tenniste ad aver sfondato la soglia del milione di dollari.