Nonostante Alizé Cornet venga spesso ricordata per le sue sceneggiate sui campi da tennis, non dobbiamo dimenticare la tennista di gran livello che è, ormai da svariati anni. La classe 1990 francese, con i suoi 28 anni già compiuti il 22 gennaio, può essere ormai considerata come una veterana del circuito.
Paradossalmente, i suoi migliori risultati sono arrivati proprio 10 anni fa quando era appena diciottenne. In molti ricorderanno la finale di Acapulco persa con la nostra Flavia Pennetta, e soprattutto la finale di Roma persa contro Jelena Jankovic.
La Francia pensava di aver trovato una campionessa, ma da lì in poi la sua carriera non è riuscita a decollare del tutto. Nel 2009 le cose non sono andate per il meglio e da quel momento in poi le speranze dei tifosi francesi si sono infrante. Alizé non sarà forse una campionessa slam, una top 10, ma è sempre una giocatrice di primo livello.
Oggi ha festeggiato il suo sesto titolo WTA a Gstaad, proprio 10 anni dopo il suo primo titolo vinto a Budapest.
Nel corso degli anni la transalpina si è conquistata l’antipatia di tantissimi tifosi, a causa di alcuni suoi comportamenti scorretti nei confronti delle avversarie.
Una delle vicende più note risale al 2016, quando Tatjana Maria la accusò di aver finto i crampi. Durante il match Cornet sembrava avere problemi alla gamba destra, ma si è poi fatta massaggiare la gamba sinistra dalla fisioterapista. Inoltre, sembrava non accusare nessun problema durante gli scambi ma solamente tra un punto e laltro. Insomma, quando si parla di Alizé non si pensa subito al fair play, ma le sue sceneggiate non sono sempre fastidiose agli occhi degli spettatori. Anzi, a volte appaiono quasi divertenti.
La scena più famosa è probabilmente quella del “why you say vamos?” a Toronto 2013 contro Sara Errani. La nizzarda, forse per infastidire l’avversaria, ha iniziato ad esultare con un sonoro “vamos”, il tipico urlo di guerra della romagnola. La Errani inizialmente non l’ha presa bene, ma anni dopo le due sono tornate a scherzare sulla vicenda.
Tante sceneggiate, che possono piacere o meno, ma il gran tennis della Cornet è innegabile. Ne sa qualcosa Serena Williams, che è una delle giocatrici che soffre maggiormente la francese. Il bilancio è 4-3 nei confronti dell’americana, ma rimane indimenticabile la sua vittoria a Wimbledon 2014.
Una rimonta disperata dopo aver perso il primo set per 1-6 contro una delle giocatrici che ha vinto di più sull’erba londinese. Anche in questo caso, non poteva mancare un momento memorabile con la francese in campo. Dopo la sua vittoria, Cornet si è seduta in panchina mentre cercava di godersi al massimo la sua impresa. Serena invece andava di fretta, tanto che ha “bussato” alla spalla della francese per uscire insieme del Campo Centrale.
Tanto drama ma anche tanto tennis. Alizé è una delle tenniste più note e costanti nel circuito, tanto che vanta un record di 562 settimane in top 100, e al momento l’uscita sembra lontana. Grazie alla sua vittoria nel WTA International di Gstaad, la transalpina ha scalato 14 posizioni nel ranking salendo fino al numero 34. Pur non avendo raggiunto i picchi delle sue più giovani compaesane come Garcia e Mladenovic, oppure exploit come quello di Bartoli, Alizé è da sempre uno dei pilastri del tennis francese.
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Direi soprattutto psicodramma quando si parla della Cornet
Non dimentichiamoci che ai controlli doping scappa !!!!!!!!
Ricordata x le sceneggiate napoletane e basta… Non vale una scorreggia
La Cornet, quando è in forma, gioca benissimo, anche perché ha un repertorio di tutto rispetto. La frega il carattere… E mi fermo qui.
Antipaticissima!
Antipatica
Se viene ricordata più per le sue sceneggiate che per il suo tennis un motivo ci sarà.
simpatica come un attacco di tosse al cinema
Ex numero 11 del mondo
Per quanto sia detestabile caratterialmente, credo sia una tennista delle più valide. Completa, gioca bene da fondo e ha anche una buona mano a rete. A me come tennista piace, malgrado tutto. Se dovessi guardare al carattere, dovrei odiare mezzo circuito femminile. Qua e là un po’ tutte hanno atteggiamenti discutibili.
Una stronzetta. Col naso all’insù che accentua l’espressione antipatica.