Dopo la sconfitta al primo turno del torneo di Stoccarda Ana Ivanovic continua nel suo periodo nero. Periodo in cui non riesce a ritrovare il tennis frizzante che tante gioie le aveva dato nella scorsa stagione, che è stata quella del rilancio. La serba invece quest’anno non riesce a ritrovare se stessa, i colpi che lo scorso anno la portarono a sconfiggere in più occasioni Maria Sharapova. Certo che la sua parziale scusante in questo torneo è stata di trovare al primo turno la giovane francese Caroline Garcia che se presa in una delle sue giornate ha il tennis per mettere in difficoltà anche le migliori del circuito.
Messa da parte la stagione del 2014 che doveva essere appunto quella del rilancio quest’anno dalla bella tennista serba ci si aspettava un inizio sicuramente diverso. Da lei ci aspettavamo che facesse il definitivo salto di qualità che le permetta di lottare stabilmente per i primi tre posti del ranking. La scorsa fu un’ottima stagione per la serba che ha concluso con quattro titoli Wta( non vinceva un torneo dal 2011) ed il ritorno nelle top ten dopo cinque anni.
Ciò che ha fermato la sua risalita è stato un periodo come questo in cui l’irregolarità, la passività ed anche la sfortuna hanno creato un mix ingestibile per la Ivanovic. Il 2015 sembrava fosse iniziato nel migliore dei modi con la finale del torneo di Brisbane dove perse solamente da Maria Sharapova. Poi l’inizio del declino nel primo turno degli Australian Open dove ha perso al primo turno da Lucia Hradecka, numero 142 del mondo ai tempi del torneo australiano, mostrando colpi fuori tempo ed una mancanza di mordente nei momenti di difficoltà.
Ana ha subito il duro colpo tant’è che nei seguenti cinque tornei ha ottenuto come miglior risultato la semifinale al torneo di Monterrey (dove doveva difendere il titolo dell’anno precedente) mentre negli altri quattro non è andata oltre i quarti di finale. Quest’anno dunque la sua bestia nera è Caroline Garcia che l’ha gia battuta per tre volte. In Messico, a Indian Wells e proprio qui a Stoccarda: una sconfitta per 6/7 4/6 di quelle che lasciano il segno in una tennista in un periodo non proprio roseo e con il peso di dover difendere la finale dell’anno precedente.
L’ex numero 1 del mondo e vincitrice del Roland Garros 2008, finora l’unico grande torneo che ha vinto, pare essere tornata nell’instabilità e nella mancanza di fiducia, uno stato di disordine mentale a cui sembrava aver posto rimedio lo scorso anno. Fallace al servizio, colpi disperati nei momenti di tensione, mancanza di coraggio nel chiudere i punti andando in avanti, questi sono i limiti principali del tennis della serba in questa breve settimana tedesca.
Riuscire a cambiare direzione da una settimana all’altra è la sfida più dura che devono affrontare i tennisti. Con la stagione su terra alle porte la bella tennista serba dovrà per forza voltare pagina, non pensare al ranking e tornare a lottare come una leonessa su ogni palla. Sempre un piacere vedere Ana Ivanovic in un torneo e siamo ben sicuri che anche per gli sponsor oltre che per noi tifosi e appassionati sia tanta la voglia di vederla in fondo a tutti i tornei, pressione che forse a volte durante la sua carriera la serba ha avuto difficoltà a gestire. La nostra speranza è quella di vedere un Ivanovic diversa nel torneo di Madrid, più reattiva e concentrata.