Amici appassionati, in questa quarta giornata di tennis femminile, si è realizzata una vera e propria carneficina di teste di serie. Seguendo l’ordine di gioco infatti, spiccano subito le sconfitte inaspettate della campionessa delle scorse Wta Finals, Garbine Muguruza (Wta 3), e della finalista, Anett Kontaveit (Wta 6). La spagnola si è arresa alla francese Cornet (Wta 61), con il punteggio di 6-3, 6-3. Inaspettata sicuramente la sconfitta della Muguruza, considerando i recenti risultati che le hanno consentito di issarsi fino alla posizione numero 3: una sconfitta sicuramente pesante, anche alla luce di una parte di tabellone che le avrebbe consentito di poter aspirare ad arrivare in fondo al torneo e di ripetere la finale di 2 anni fa, persa contro Sofia Kenin.
Quasi nello stesso momento, si è verificata anche la prematura uscita di scena della protagonista dell’ultima parte di stagione, Kontaveit, sconfitta nettamente per 6-2, 6-4, dalla danese diciannovenne, Clara Tauson (Wta 39). Analizzando il suo quarto di tabellone, al terzo turno, Tauson incontrerà l’americana Collins, ed eventualmente in ottavi, una tra Mertens e Zhang: non sembra irrealizzabile il sogno di giungere al suo primo quarto di finale Slam.
Vince facile, con un doppio 6-2, Iga Swiatek (Wta 9), contro Rebecca Peterson; al terzo turno, incontrerà in un match interessante, Kasaktina, la quale ha iniziato bene la stagione australiana, centrando due semifinali, a Melbourne e Adelaide, perdendo rispettivamente da Anisimova e Badosa.
Nonostante la caterva di doppi falli (19) che la affligge da un po’ di tempo, vince in rimonta la numero 2 del seeding, Sabalenka, contro la cinese Wang, per 1-6, 6-4, 6-2. Al terzo turno, la bielorussa dovrà alzare il livello rispetto a quello mostrato nei primi due turni, se vuole battere l’ex finalista del Roland Garros 2019, Vondrousova (Wta 41).
La prima pagina però di questa giornata di Australian Open se la prende inevitabilmente Sam Stosur, sconfitta in casa, all’ultimo torneo della carriera, dalla russa Pavlyuchenkova. L’australiana conclude una meravigliosa carriera tennistica, il cui culmine è stata la vittoria di Flushing Meadows del 2011, contro Serena Williams. Noi italiani la ricordiamo maggiormente per la sua sconfitta in finale al Roland Garros, contro Francesca Schiavone, prima vincitrice italiana a livello Slam.
L’altra sorpresa di giornata si realizza, nel momento in cui, Emma Raducanu, fresca vincitrice dello us Open, a sorpresa, chiama il medical time out a metà del primo set per una vescia alla mano destra, che compromette la sua partita contro la montenegrina Kovinic: infatti, la britannica, a causa della menomazione, è costretta a giocare solo chop di diritto, oltre al fatto che non ha potuto servire al meglio; brava comunque, ad arrivare fino al terzo set, dove alla distanza cede per 6-3.
Ultimo match giocato sulla Rod Laver Arena è quello tra Halep e Haddad Maia: la rumena lascia solo due games alla brasiliana (6-2, 6-0). Evita l’ostacolo Raducanu, trovando Kovinic al terzo turno. Tabellone non proibitivo, considerando che agli ottavi eventualmente affronterebbe una tra Cornet e Zidansek. Chissà…
Si conclude così questa quarta giornata di tennis!
di Donato Marrese