CIRCUITO WTA

Aryna Sabalenka punta il titolo: “Mi sento forte, voglio alzare quel trofeo”

Una prestazione dominante, senza sbavature, che l’ha portata dritta alla sua prima finale al Miami Open. Aryna Sabalenka ha lasciato il segno sul cemento della Florida battendo Jasmine Paolini con un netto 6-2, 6-2, un punteggio che non lascia spazio a interpretazioni: la numero uno del mondo è stata semplicemente incontenibile.

“Sono stata super concentrata su me stessa, su quello che dovevo fare. Tutto è andato liscio e sono felicissima della mia prova”, ha dichiarato in conferenza stampa con la consapevolezza di chi sente di essere arrivata al momento giusto nel posto giusto.

Un percorso di crescita, oltre le sconfitte

Per Sabalenka, questa finale rappresenta molto più di un’altra possibilità di titolo. Dopo aver perso gli atti conclusivi degli Australian Open e di Indian Wells, la bielorussa ha tratto insegnamento da ogni sconfitta. “Non perdiamo mai, impariamo solo delle lezioni. Sono felice di essermi data un’altra opportunità, un’altra finale, per imparare finalmente la lezione e portare a casa il trofeo”.

Più che un percorso netto, il suo è stato un viaggio di adattamento e crescita. Dopo due finali perse, la sfida ora è tutta mentale: mantenere quella lucidità che troppo spesso le è sfuggita nei momenti decisivi. “Spesso le avversarie non hanno nulla da perdere e giocano in maniera folle, tirando vincenti da ogni angolo. Devo mantenere la stessa mentalità che ho avuto oggi”.

La sfida con Pegula e la forza mentale

In finale, Sabalenka troverà Jessica Pegula, un’avversaria che conosce bene e con cui ha già vissuto battaglie memorabili, tra cui la finale dello US Open 2024. Nessuna dichiarazione di superiorità, nessuna presunzione, solo la solita schiettezza: “Non voglio dire che faccio qualcosa meglio di lei. Ma se devo trovare un aspetto, forse la tenuta mentale. Però non basta dirlo, bisogna dimostrarlo ogni volta”.

Ed è qui che Aryna ha fatto il salto di qualità. Il suo tennis è sempre stato esplosivo, potente, capace di mettere in difficoltà chiunque. Ma è la solidità mentale la vera arma che può farle compiere l’ultimo passo. “Ogni partita è una battaglia, non puoi mai rilassarti. Devi sempre trovare una soluzione, una via d’uscita”.

Una passione ritrovata, uno studio continuo

Sabalenka oggi è una giocatrice più matura, non solo in campo ma anche fuori. Ha scoperto un nuovo modo di vivere il tennis, anche da spettatrice. “Ultimamente guardo molto tennis in TV. Sto invecchiando, è pazzesco”, scherza. Ma non si tratta solo di intrattenimento: Sabalenka studia. Analizza il gioco degli uomini per trovare spunti, quello delle colleghe per individuare debolezze. “Forse se fossi stata un po’ più sveglia da giovane, sarei diventata una giocatrice migliore prima. Ma va bene così, ho ancora tempo”.

L’ultimo ostacolo verso la gloria

Ora è il momento di mettere insieme ogni tassello, ogni lezione imparata, ogni errore commesso e ogni vittoria conquistata. La finale del Miami Open è un’occasione che Sabalenka non vuole sprecare. “So cosa devo fare. Ho imparato tanto dalle finali precedenti e questa volta voglio davvero vincere”.

Sul cemento della Florida, la numero uno del mondo è pronta per l’ultimo passo. E non ha dubbi su quale sia il suo obiettivo: “Mi sento bene, mi sento forte. Ho solo una cosa in testa: alzare quel trofeo”.

Redazione Tennis Circus

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