Ash Barty è l’attuale numero 1 del mondo. Dopo essersi fermata qualche anno fa, ha ripreso in mano la racchetta. I risultati si sono subito visti, arrivando in pochi anni alla vittoria del Roland Garros ed al numero 1 del ranking. Adesso, l’australiana sogna di vincere Wimbledon, probabilmente lo Slam più prestigioso del calendario e visto il suo talento, se lo può permettere: “Il mio sogno è senza dubbio quello di vincere Wimbledon. Mi ci è voluto molto per capirlo, ma senza dubbio è quello che voglio di più in questo momento. Sto lavorando molto duramente per poterlo fare. Sono riuscita a vincere questo torneo nella categoria junior ed è stato decisamente speciale. Mi ha dato una certa idea di cosa significhi davvero vincere lì”.
Ashleigh Barty ha parlato del suo inizio con il tennis, per poi cambiare radicalmente sport e diventare una giocatrice di cricket, sport molto popolare in Australia. La svolta è arrivata dopo la chiamata di Casey Dellacqua, che ha riportato la Barty nel mondo del tennis: “Ero molto giovane e avevo solo bisogno di ritrovare me stessa. Ricordo di essere stata un po’ persa nella prima parte della mia carriera. Per foruna ho avuto una famiglia che mi ha aiutata a scegliere bene a quale sport dedicarmi. Nonostante io sia una professionista, sono una persona che ama stare a contatto con la propria famiglia.
Ho fatto una chiacchierata con Casey Dellacqua in cui ho capito che mi mancava molto giocare a tennis e gareggiare nei grandi tornei. Mi mancava la sensazione di tirare fuori il meglio di me in ogni partita. Come atleta e tennista di alto livello, mi mancava quella sensazione di soddisfazione. E’ fantastico sapere di aver svolto bene il proprio lavoro e che tutta la preparazione fatta nelle ultime settimane è servita per ottenere un buon risultato“.
La Barty ha parlato dello splendido trionfo al Roland Garros, arrivato quasi come coronazione di un grande ritorno. L’australiana ha anche parlato della pandemia da coronavirus, che ha sconvolto tutto il mondo: “Ad essere sincera, non riesco a spiegare nemmeno come ho reagito. Ho avuto la percezione che quello che stava succedendo non era reale. Ho nella memoria molti momenti sfocati della partita e nella parte finale ero un po’ persa. L’ultima cosa che ho fatto è stata voltarmi e guardare tutto il mio team che festeggiava il mio trionfo finale. Non dimenticherò mai quel momento. Forse si potranno dimenticare molte parti di quella partita, ma non dimenticherò mai quel preciso istante. Riguardo la pandemia, ho vissuto dei momenti di alti e bassi. C’è molta imprevedibilità a riguardo. Dobbiamo avere rispetto degli altri e rispettare le norme imposte, solo così torneremo alla normalità”.